Malgrado la vittoria in rimonta sul Celta Vigo, non c'è grande tranquillità nello spogliatoio del Barcellona. Ne parla il quotidiano catalano "Sport".


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Sport – Massima tensione nello spogliatoio del Barcellona: in 3 esplodono contro Flick
"Tre giocatori sono esplosi per non aver giocato o per essere stati sostituiti
È stata una partita tesa. Molto tesa. Il Barça non poteva permettersi passi falsi per mantenere il vantaggio sul Real Madrid, ma le cose non sono andate per il verso giusto e la tensione è stata palpabile per tutta la gara. Lo stress è cresciuto a tal punto che ben tre giocatori hanno avuto una reazione dura contro l’allenatore, un fatto senza precedenti in questa stagione. Ferran Torres, Ansu Fati ed Héctor Fort hanno manifestato apertamente il loro disappunto per non aver giocato o per essere stati sostituiti, complicando ulteriormente la gestione del gruppo in un momento chiave della stagione.
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Ansu Fati esplode a fine partita
—I giocatori del Barça sono tutti concentrati e motivati. Vogliono giocare, ma Flick ha ben chiaro il suo undici titolare e le rotazioni stanno lasciando ai margini un gruppo di cinque o sei giocatori che praticamente non scendono mai in campo. Due di loro hanno avuto reazioni forti al termine della gara. Ansu Fati, per esempio, ha preso a calci un frigo della panchina e ha gettato a terra il fratino davanti allo staff tecnico, frustrato per aver passato tutto il secondo tempo a scaldarsi senza entrare mai in campo.
Il rapporto tra Ansu e Flick è molto teso. L’entourage del giocatore ritiene che l’allenatore non lo abbia trattato con rispetto. Si sentono traditi fin dall’inizio della stagione e non comprendono come mai Flick abbia messo in discussione pubblicamente la professionalità del ragazzo, lasciando intendere che non si allenasse come si deve. La rabbia è enorme: Ansu si sente bene fisicamente e crede di non ricevere alcuna vera possibilità.
La situazione rischia di esplodere definitivamente a fine stagione, con una trattativa per la sua cessione che potrebbe diventare problematica. Se le cose andassero per il verso giusto, una soluzione si potrebbe trovare, ma Ansu potrebbe decidere di andarsene chiedendo comunque di essere pagato fino all’ultimo euro. E il club, da parte sua, non è disposto a concedere sconti. Il suo agente, Jorge Mendes, dovrà muoversi con grande diplomazia per evitare uno scontro totale.
La reazione di Hector Fort
—Ha sorpreso anche la reazione di Héctor Fort, un giocatore che praticamente non ha mai visto il campo quest’anno. Alla fine della partita, con Flick ancora euforico per la vittoria, l’allenatore ha salutato uno ad uno tutti i suoi giocatori. Ma Fort gli ha negato l’abbraccio. Non solo: si è rifiutato di interagire con lui, costringendo Flick a parlargli all’orecchio in privato.
L’impressione è che Flick o qualcuno del suo staff gli avesse fatto intendere che avrebbe avuto qualche minuto in campo, ma la difficoltà inaspettata del match avrebbe cambiato i piani. In ogni caso, è evidente che il tecnico non punta su di lui, e non è un caso che il Barça stia cercando un terzino destro sul mercato per alternarlo a Koundé, che finora ha giocato praticamente tutte le partite.
Il caso di Ferran Torres
—Infine, il caso Ferran Torres. La sua rabbia è stata enorme al momento della sostituzione nel secondo tempo, nonostante avesse segnato e fosse stato fino a quel momento l’attaccante più attivo. Ferran non ha nascosto il suo disappunto: non ha salutato Flick, ha scagliato via un pallone e ha respinto con stizza il viceallenatore Marcus Sorg, che cercava di calmarlo.
Nel reparto offensivo sembra contare più la gerarchia interna che il rendimento, e il tridente titolare gode di un certo status. Quando Ferran parte titolare, sembra quasi scontato che venga sostituito a prescindere dalla prestazione. In ogni caso, dopo la rimonta, la sua rabbia è rientrata rapidamente, e potrebbe diventare un elemento chiave in questo finale di stagione, soprattutto se si confermerà l’assenza di Lewandowski, che rischia di restare fuori per circa tre settimane.
Flick si ritrova ora con diversi problemi nello spogliatoio, a poco più di un mese da un potenziale triplete. La tensione è destinata a salire ancora, perché i nodi stanno venendo al pettine, ma il tecnico non ha alcuna intenzione di cambiare rotta: ha le idee chiare su chi è titolare e chi no, almeno in questa fase della stagione.
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