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Sports Illustrated sul nono scudetto della Juve: “Sistema insostenibile, non serve…”

La riflessione sul modello calcistico che vede vincenti sempre i soliti club

Redazione1908

Sports Illustrated, la bibbia dello sport mondiale, ha dedicato una lunga riflessione al nono scudetto vinto dalla Juventus e in generale alle vittorie dei grandi club, arrivando alla conclusione che "l'attuale modello di calcio in Europa sembra sempre più insostenibile". Riflettori puntati sulle vittorie dei top club nei rispettivi campionati: Bayern, Real Madrid, Psg. "Non c'e' nulla di inevitabile nei loro successi. Ma questo rende il loro dominio continuato così scoraggiante. Anche nelle stagioni in cui hanno avuto problemi, l'elite vince comunque". Un'orchestra monotona, con squadre che "suonano sempre la stessa canzone".

JUVE: "Ha una squadra squilibrata e un tecnico i cui metodi sono, nella migliore delle ipotesi, scomodi per la sua squadra. Non è colpa della Juventus se la Lazio è implosa nella ripartenza o se l'Inter è così incoerente. Non è (direttamente) colpa della Juve se è molto più ricca dei rivali. Uno scudetto vinto quasi per impostazione predefinita. Se hai Ronaldo, anche un Ronaldo la cui mobilità è limitata come in questi giorni, segnerà gol", nonostante "la discrepanza fra Sarri e Ronaldo. Il tipo di calcio fluido e ad alta intensità prodotto dal Napoli (di Sarri, ndr) semplicemente non è possibile con Ronaldo. Queste sono due visioni del gioco che non si intrecciano".

IL CALCIO MODERNO IN ITALIA: "Quello giocato a tratti dalla Lazio e più costantemente dall'Atalanta ("la sua storia è una vera favola, con un budget contenuto"). L'Atalanta, con la sua squadra snella, è più suscettibile a uno o due infortuni chiave e alla fatica di un club come la Juventus. A un certo punto, avere molti buoni giocatori conta. Non serve grande coerenza se hai Ronaldo e Dybala e Matthijs De Ligt e Douglas Costa e Juan Cuadrado. Ma il calcio non dovrebbe essere solo una collezione di grandi giocatori. Dovrebbe esserci una visione che lo ispira, che può elevare il collettivo in qualcosa di più grande della somma delle sue parti".

(Ansa)