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Squalifica per aver urinato in campo, la Turris fa ricorso: “C’era una fontana e…”

Dopo la decisione del giudice sportivo arrivano le parole del presidente del club campano Colantonio

Eva A. Provenzano

E' di ieri e arriva dalla Serie D la notizia di una squalifica di cinque giornate per un giocatore della Turris per aver urinato verso la porta avversaria. Questa mattina è arrivata, attraverso i social network, una nota della società di Torre del Greco (Campania) con le parole del presidente Antonio Colantonio che contesta apertamente la decisione del giudice sportivo che ha deciso di punire il suo calciatore, Giovanni Liberti, e ha annunciato pure ricorso. Questo è quanto ha scritto in una nota: "L’AP Turris ASD, nella figura del presidente, contesta la decisione del giudice sportivo inerente le 5 giornate di squalifica al giocatore Giovanni Liberti, annunciando immediato ricorso: “Purtroppo, per l’ennesima volta, ci troviamo a dover fronteggiare un’ingiustizia. Il nostro giocatore Liberti non ha assolutamente commesso i fatti contestati; semplicemente nella zona del riscaldamento c’è una fontana vicino ad un muro e il giocatore, pronto ad entrare in campo, stava bevendo e aggiustandosi la maglia che, da regolamento, va messa nei pantaloncini. La cosa grave - continua il Presidente- è che a sostegno della squalifica c’è solo la testimonianza dell’assistente dell’arbitro posizionato dal lato opposto del terreno di gioco. La stessa società ospite, sentito il segretario, ci ha confermato che il nostro giocatore non ha fatto nulla di quanto contestato. Sono amareggiato per questa decisione del giudice sportivo contro cui presenteremo ricorso per far valere le nostre ragioni. La Turris - conclude Colantonio- è una società seria e i nostri calciatori rispettano sia le regole di gioco, che quelle etiche e morali, che impone questa disciplina”.