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Serie A, stadi al 75%. Quando il 100%? Tre le ipotesi per il ritorno alla normalità

Andrea Della Sala

Si ricomincia dal 75% (per gli stadi). Naturalmente i club non potranno fare i salti mortali per vendere più biglietti in poche ore

Da oggi gli stadi apriranno al 75% degli spettatori. È arrivato il provvedimento tanto atteso, in concomitanza con la curva epidemiologica che è in continua discesa. Ora la speranza è quella di tornare presto al 100%.

"Si ricomincia dal 75 (per gli stadi) e dal 60 (per i palazzetti) per cento delle capienze. Naturalmente i club non potranno fare i salti mortali per vendere più biglietti in poche ore. Ma è probabile che per le partite di domani, la novità possa essere metabolizzata con un aumento del numero di ingressi a disposizione, ovviamente sempre per chi ha il green pass rafforzato. 

Adesso c’è da capire quanto il 75 per cento possa rappresentare solo una veloce tappa per tornare ai livelli di due anni fa, al famoso e agognato 100 per 100. I più prudenti rimandano il 100 per 100 alla fine dello stato d’emergenza, che dovrebbe chiudersi il 31 marzo. A quel punto, gli stadi riaprirebbero con tutti gli spalti a disposizione dopo la sosta per la Nazionale. Una soluzione mediana è quella di far coincidere il gran ritorno proprio con la semifinale del playoff per i Mondiali con la Macedonia del Nord, in programma il 24 marzo a Palermo (ieri è tornato a parlarne, non escludendola, il sottosegretario alla salute Andrea Costa).

Proprio per una partita della Nazionale, quella dell’Olimpico con la Svizzera, si era ipotizzato un ritorno al 100 per 100 lo scorso 12 novembre. Poi tutto sfumò anche in base alla crescita della quarta ondata, e quota 75 non portò certo fortuna visto il nuovo rigore sbagliato da Jorginho e il pareggio che bloccò la corsa azzurra verso la qualificazione diretta a Qatar 2022. C’è anche però chi spinge per anticipare anche perché ormai dopo l’Inghilterra e la Francia, che è ripartita a pieno regime il 6 febbraio, pure la Spagna cancellerà dal 4 marzo tutte le restrizioni. Resta solo la Germania, dove le capienze consentite oscillano fra il 25 e il 50 per cento a seconda dei Lander.