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Stadio, sovrintendente: “Se bene è privato, vincolo non scatta. Vale anche per San Siro”

Andrea Della Sala Redattore 
Lo ha spiegato la sovrintendente all'Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano, Emanuela Carpani

(ANSA) - MILANO, 20 SET - "Quando un bene passa da una proprietà pubblica a una privata viene meno l'istituto della tutela 'de iure', che stabilisce che i beni pubblici aventi più di 70 anni sono automaticamente sottoposti a disciplina di tutela, finché non si fa la verifica di interesse culturale".

Lo ha spiegato la sovrintendente all'Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano, Emanuela Carpani, a margine della presentazione del restauro conservativo dell'ex istituto Marchiondi, che diventerà uno studentato. Il riferimento è al vincolo sul secondo anello di San Siro che dovrebbe scattare dal 2025, ma che potrebbe venire meno se la proprietà passerà dal Comune a Inter e Milan.

"Se un bene diventa privato questa tutela de iure non scatta per legge - ha aggiunto -. Se non ci sono i 70 anni non c'è vincolo neanche per il pubblico, nel caso di acquisizione da soggetti privati non scatterà nel momento in cui il bene matura i 70 anni la tutela".

Questo può valere per lo stadio di San Siro, "certo - ha detto -, e per tutti i beni di proprietà pubblica che vengono venduti prima dei 70 anni". Carpani è stata netta sulle questioni dei vincoli, che non si inventano, "per fare un provvedimento di tutela bisogna motivarlo in modo tale che possa reggere una eventuale contenzioso - ha concluso -. Sono atti declarativi e non attributivi, che riconosco valori intrinsechi". (ANSA)