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La questione nuovo stadio continua a tenere banco. Come riporta il Giornale, il Milan ha fatto sapere di aver deciso il futuro del proprio stadio: via da San Siro e soprattutto via dall'Inter. "Le strade delle due milanesi si separeranno. Il Milan sembra aver rotto gli indugi: il nuovo stadio rossonero si farà su un'area privata (a Sesto, San Donato o sempre a San Siro ma sugli attuali terreni ippici della Maura), perché l'americano Cardinale se ne frega dei sentimentalismi, non sopporta più i lacci burocratici e le lentezze del Comune e soprattutto non si fida della situazione societaria dell'Inter su cui pende il rischio di un nuovo passaggio di proprietà".
"Ognuno, ovviamente, è libero di costruirsi il proprio futuro, ma di certo a perderci sarà Milano, con un Comune immobile, capace in quattro anni di rallentare continuamente le decisioni e di aggiungere sempre nuove richieste. Fino a vincolare tutto alla decisione della sovrintendenza alle Belle arti sul futuro del vecchio Meazza. Che potrebbe restare solo sede dell'Inter (spaventata però dai costi di ristrutturazione e di gestione da non poter più condividere) o nemmeno dei nerazzurri, diventando una cattedrale nel deserto in mano al Comune".
"Il sindaco Sala, che allarga e restringe i confini della città a seconda degli argomenti in causa, dice che Milan e Inter hanno tutto da perdere ad abbandonare il territorio comunale. Il rischio ora è che questa città da terzo mondo in fatto di impianti sportivi, si ritrovi addirittura con due mega-stadi di calcio, uno a due passi dall'altro. O addirittura con tre, di cui uno destinato a diventare il museo di se stesso".
(Il Giornale)
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