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"Milano è tornata indietro di 5 anni, quando si progettava l’abbattimento dell’attuale Meazza per la costruzione di un nuovo stadio poco lontano. La ristrutturazione è stata accantonata, la demolizione completa è irrealizzabile: si fa strada quella parziale (ma fino alla cerimonia inaugurale del febbraio 2026 per le Olimpiadi nulla si può toccare) col mantenimento del secondo anello in uno stadio per i concerti, che Inter e Milan acquisterebbero a prezzo stracciato, per dividere poi le spese del nuovo impianto in coabitazione: troppo alti i costi per costruirsene uno ciascuno, a San Donato e a Rozzano", precisa Repubblica.
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