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Stadio, Milano tornata indietro di 5 anni. Ecco la strada più probabile per Inter e Milan

Andrea Della Sala Redattore 
Dopo l'esclusione di Milano come finale di Champions per il 2027, si teme anche per l'Europeo 2032. Inter e Milan hanno fretta

Dopo l'esclusione di Milano come finale di Champions per il 2027, si teme anche per l'Europeo 2032. Inter e Milan hanno fretta, vogliono trovare il più rapidamente possibile la soluzione per il nuovo impianto.

"Al danno d’immagine per Milano e per l’Italia si aggiungono i timori per l’Europeo 2032, da organizzare con la Turchia, che è assai più avanti con i suoi 13 stadi moderni (ne servono 5). Quelli italiani sono per lo più obsoleti. La Figc deve consegnare entro novembre 2026 il dossier, con i progetti e la copertura finanziaria dei lavori. Sono pronti solo lo Stadium a Torino e a Roma l’Olimpico, comunque interessato da lavori di ammodernamento. Milano è una sede scontata, ma ha il rebus San Siro. La quarta città può spuntare da Firenze o Bologna, con Genova terza incomoda. La quinta spetterebbe al Sud, dove Napoli rischia di essere scavalcata da Palermo, da Cagliari o da Bari: il pericolo concreto è che nessuna città meridionale sia in grado di ospitare il torneo", sottolinea Repubblica.

"Milano è tornata indietro di 5 anni, quando si progettava l’abbattimento dell’attuale Meazza per la costruzione di un nuovo stadio poco lontano. La ristrutturazione è stata accantonata, la demolizione completa è irrealizzabile: si fa strada quella parziale (ma fino alla cerimonia inaugurale del febbraio 2026 per le Olimpiadi nulla si può toccare) col mantenimento del secondo anello in uno stadio per i concerti, che Inter e Milan acquisterebbero a prezzo stracciato, per dividere poi le spese del nuovo impianto in coabitazione: troppo alti i costi per costruirsene uno ciascuno, a San Donato e a Rozzano", precisa Repubblica.