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L'allontanamento di Marco Fassone dal suo ruolo di direttore generale è trattato da Laura Bandinelli sulle pagine della Stampa: «Le frizioni che si sono create all’interno dell’Inter tra il gruppo «esterofilo» e gli italiani si sono trasformate in una guerra. L’ultima vittima illustre è Fassone, che quest’estate ha condotto la campagna acquisti in piena sintonia con Roberto Mancini e Piero Ausilio. Thohir dall’Indonesia ha dato l’ok per tutte le operazioni, ma questo aspetto è diventato secondario. L’entusiasmo dei tifosi per gli arrivi di Kondogbia, Melo, Perisic e Jovetic, infatti, non ha trovato il consenso dei dirigenti che si occupano della parte economica e finanziaria, assai preoccupati delle conseguenze del Fair Play Finanziario. Evidentemente Thohir ha assorbito il disagio di Bolingbroke, che per tutta l’estate ha spinto perché ci fossero almeno tre cessioni eccellenti oltre a quelle di Kovacic (35 milioni) e Hernanes (11). Roberto Mancini si è opposto e ha continuato la sua battaglia per avere una rosa competitiva».
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