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A Genova non hanno perdonato l’addio a Mauro Icardi, ma soprattutto, come ricorda La Stampa: «I gol rifilati un anno fa quando andava molto di moda il duello sentimentale con Maxi Lopez. Maurito però negli ultimi tempi fa più parlare di sé per la sua astinenza realizzativa, che ha coinciso con la trattativa per il rinnovo, piuttosto che per i gossip. L’Inter, che disperatamente cerca di trovare un pertugio per entrare in Europa, non può prescindere dai suoi gol. Mancini, infatti, lo richiama spesso quasi a volerlo spronare. Nella ripresa Icardi colpisce immediatamente una traversa e subito dopo è Guarin ad impegnare Viviano. L’approccio è quello giusto e i nerazzurri dominano a centrocampo, ma Eder s’incarica della punizione da trenta metri che vale il gol per il 4° posto solitario. Finale in calando I nervi dei giocatori iniziano a cedere, Icardi e Medel nel giro di tre minuti si beccano due cartellini gialli (l’attaccante era diffidato). La Samp prende coraggio, mentre Mancini lo perde e si siede in panchina. L’Inter a questo punto si trascina e a Mancini non resta che guardare al futuro».
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