L'Inter dei big match è una squadra solida, concentrata. Anche ieri con il Napoli i nerazzurri hanno dimostrato che nelle sfide contro le grandi, anche grazie a Spalletti, la prestazione c'è. Sempre. Questa l'analisi de La Stampa nella sua edizione odierna: "Il Napoli aspettava da 67 giorni che la Juve perdesse punti. Ma quando i campioni ne hanno lasciati due a Bergamo, ne ha mollati tre all'Inter. Campionato finito, possiamo dirlo. Anche perché lo spettacolo offerto ieri a S. Siro da seconda e terza è stato poca cosa. Tanta noia, fino al finale pirotecnico avvelenato da polemiche che dureranno a lungo con il Napoli che ha chiuso in 9. Il primo espulso è stato Koulibaly (fino a quel punto il migliore) all' 80'. Ammonito per un fallo inesistente su Politano ha commesso la castroneria di applaudire l'arbitro. Con l'uomo in più, l'Inter ha prima rischiato di perdere (Asamoah sulla linea su Zielinski all' 89'), per poi vincere al 91' grazie ai tre nuovi entrati: cross di Keita, velo di Vecino, mancino di Martinez. Poi, altre scintille, «rosso» all'irriconoscibile Insigne e la mente che va alle parole della vigilia di De Laurentiis: «Mazzoleni mi preoccupa: con noi è sempre stato cattivo e mai imparziale». Dieci anni dopo Ancelotti, dunque, non ha vendicato le sue due brutte «ultime volte» a S. Siro. Mancava dal febbraio 2010: ottavi di Champions contro l'Inter di Mou e 2-1 subìto dal Chelsea. Persino più minaccioso l'ultima in A: Milan-Roma 2-3 il maggio 2009 proprio contro Spalletti al capolinea giallorosso. Da allora, Carletto ha girato il mondo vincendo di tutto, il coetaneo s'è limitato a fare en plein in Russia".
FC Inter 1908
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Stampa – Inter, Ancelotti non vendica le sue ultime volte a San Siro. Con Spalletti…
Vittoria importantissima per i nerazzurri
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