Inter-Napoli sarà la partita di Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo, in vetta alla classifica di con la squadra partenopea, torna per la prima volta da avversario a San Siro contro i nerazzurri. "È rimasto fermo due anni per assaporare meglio la rivalsa. Prima del via, la partitissima tra Inter e Napoli ha già un vincitore - scrive La Stampa -. È il 62enne allenatore toscano che sabato si presenterà a San Siro in testa alla classifica, con 7 punti di vantaggio sull’ex squadra. Per completare la vendetta, Spalletti vuole ampliare il distacco e sancire la resa nerazzurra nella difesa dello scudetto".
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Stampa / Inter-Napoli ha già un vincitore: Spalletti ha un doppio obiettivo
L'avventura di Spalletti all'Inter e la fine della storia d'amore tra il tecnico e il club, fino allo scontro in programma domenica
Il quotidiano riavvolge il nastro e racconta l'avventura dell'attuale allenatore del Napoli sulla panchina dell'Inter:
"Spalletti ha cominciato a tratteggiare questo orizzonte, quando l’Inter lo esonerò puntando su Antonio Conte. Un’ingiustizia, secondo il tecnico di Certaldo che aveva riportato l'Inter in Champions League dopo sei anni di assenza, valorizzando alcuni calciatori con una veste tattica nuova, la sua grande specialità. In particolare Marcelo Brozovic, trasformato in regista. Inoltre Spalletti aveva assecondato la decisione di togliere la fascia da capitano a Mauro Icardi, impegnandosi in prima persona in uno di quei duelli che esaltano la sua attitudine allo scontro, come aveva già dimostrato il caso Totti alla Roma. Sul più bello, invece, l’Inter cambiava accogliendo il successore con una campagna acquisti da oltre 100 milioni per Barella e Lukaku. Spalletti, che si era giocato il suo dispendioso gettone sul mercato col pupillo Nainggolan nel 2018, visse anche questo come uno sgarbo".
Poi il no a tante offerte, rimanendo sotto contratto fino alla fine con il club nerazzurro:
"Fa parte della reazione la strategia di respingere ogni offerta fino alla scadenza del contratto con l’Inter (compresa la chiamata del Milan dopo l'esonero di Marco Giampaolo) per non rinunciare a nemmeno uno dei 4 milioni a stagione pattuiti. Rientra nel carattere, talvolta tortuoso, di Spalletti che ha preferito prendersi una lunga pausa, ma è ripartito da Napoli come se non si fosse fermato nemmeno un giorno. All’Inter aveva confezionato due ottimi avvii in campionato, prima di frenare a dicembre. A Napoli si è superato.
Alla Pinetina manca anche a qualche giocatore, come Vecino che tornerebbe volentieri ai suoi ordini già a gennaio. L’Inter si è lasciata tutto alle spalle. La decisione di Beppe Marotta di affidarsi a Conte ha condotto allo scudetto. Ora Simone Inzaghi sta gestendo al meglio la transizione post Lukaku e Hakimi. Non ci sarà nulla di personale nell’obbligo di fermare il Napoli. Spalletti invece vuole scrivere l’ultimo capitolo di un lungo dispetto".
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