Sette giorni di tregua, da oggi testa al derby. L'Inter fatica ma vince contro un ottimo Benevento, sfrontato e spensierato, che a San Siro non ha paura di fare la partita. I nerazzurri, impauriti e imballati, riescono a conquistare i tre punti che servivano per mettere un po' di tranquillità, come sottolinea l'edizione odierna de La Stampa: "Il destino dell'Inter, del campionato, di Spalletti cambia quando Skriniar di testa segna e mette fine a un incubo durato oltre un'ora. Fino a quel momento era stato il Benevento ultimo in classifica e sempre sconfitto in trasferta a fare la partita. Passati in vantaggio, i nerazzurri tornano a essere una squadra di alta classifica, raddoppiano dopo tre minuti con l'altro fischiato difensore centrale Ranocchia e portano a casa i tre punti che, in una serata sul filo dello psicodramma, sono l'unica cosa che conta. Spalletti non è riuscito a trasmettere ai suoi né serenità né un'idea di calcio. Il gioco, oltre a essere lento, è un prevedibile scambio di passaggi nell'attesa che arrivi il cross giusto per la testa non si sa di chi, in assenza di Icardi. Gli errori (orrori) a centrocampo fanno imbestialire i coraggiosi 45 mila di San Siro che hanno sacrificato il sabato sera per vedere la bella partita del Benevento. La pazienza del pubblico viene messa a dura prova già dopo un paio di secondi dal fischio d'inizio, quando Vecino calcia fuori il secondo pallone della partita: un passaggio di pochi metri in orizzontale a centrocampo nell' unico punto in cui non ci sono compagni di squadra.
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L'analisi del quotidiano sulla partita del 'Meazza'
In un altro momento della partita (e della stagione) non sarebbe successo nulla - continua il quotidiano -, ma in questo contesto la gaffe diventa un messaggio agli avversari: non ci capiamo nulla, fate voi la partita. Ci si aspettava molto da Rafinha. Il brasiliano in avvio viene sottoposto a una marcatura a uomo che fa molto Anni Settanta. L'incontro finisce poi secondo logica: il Benevento incassa il 13º ko in trasferta su 13 partite e arriva a quota 12 reti di testa subite, un record stagionale, mentre i nerazzurri risalgono al terzo posto in classifica, in attesa di Sassuolo-Lazio e Roma-Milan. L'Inter può ricavare due lezioni dalla serata di San Siro: pensare al risultato e allo scampato pericolo, lasciandosi alle spalle le scorie di settimane di polemiche e brutte figure (e godendosi la temporanea zona Champions). Oppure allarmarsi, visto che l'avversario di domenica prossima sarà il Milan, una delle squadre più in forma del momento. Spalletti è riuscito a risparmiare Icardi, per averlo pienamente recuperato nel derby. La tentazione di gettarlo nella mischia (e rischiare un nuovo infortunio) negli ultimi 20 minuti è stata forte, poi Skriniar e Ranocchia hanno tolto dall' imbarazzo l' allenatore. E ha regalato all' Inter una settimana di tregua".
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