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Una cosa è certa dopo questi sei mesi di Luciano Spalletti all'Inter: non vuole essere di passaggio. Lo conferma anche l'edizione odierna de La Stampa, che ne elenca gli obiettivi: "Il piano di Luciano Spalletti è preciso: lasciare il segno nella storia dell’Inter. Potrebbe cominciare tra tre giornate, diventando campione d’inverno alla sua prima stagione sulla panchina dei nerazzurri, impresa riuscita solo a quattro predecessori. E che predecessori: l’ultimo, dopo Aldo Olivieri, Alfredo Foni ed Helenio Herrera, fu sua maestà José Mourinho nel 2008/09, la stagione prima del Triplete. Ma l’allenatore di Certaldo potrebbe anche andare oltre, perché se vincesse le ultime tre partite del girone di andata - oggi con l’Udinese, poi Sassuolo fuori casa e Lazio ancora a San Siro - «girerebbe» a quota 49 punti, dove mai s’è spinto nessun tecnico esordiente alla guida dell’Inter. Il bottino è troppo prezioso per un allenatore con l’etichetta di eterno secondo, che paradossalmente lo ha seguito anche la scorsa estate durante i casting della proprietà Suning. La prima scelta era, infatti, Antonio Conte. Alla fine ha vinto Spalletti, che dal suo primo giorno in nerazzurro ha scelto di stupire. E ci è riuscito compattando il gruppo e trasformando una squadra asfittica in una granitica e spigolosa, a sua immagine e somiglianza, ancora imbattuta dopo 16 giornate".
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