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"È tempo di rompere il muro delle semifinali, invalicabile da sempre per l’euro Conte e per le italiane nel trofeo che ha sostituito la Uefa", troppo alto pure per il club nerazzurro degli ultimi 9 anni". Questa sera l'Inter contro lo Shakhtar si gioca la chance di andare in finale di Europa League. Di cambiare la storia di Conte e di cambiare la sua.
La squadra nerazzurra - sottolinea La Stampa - "è reduce da 5 vittorie e con Conte è la prima volta. Nel filotto in corso ha segnato 7 gol su 11 nei primi 34’, tornando a graffiare le partite subito come le riusciva a inizio stagione. Quando subiva poco o nulla, come adesso: una sola rete incassata negli ultimi sei match. Equilibrio e stabilità frutto delle scelte di Conte che, dopo il deciso turnover nel post-lockdown, nelle tre partite agostane ha sempre schiera-o gli stessi 11 e lo farà anche stasera".
Per cogliere la grande occasione l'Inter deve fare un salto di qualità che non ha avuto in certe occasioni, in Champions per esempio o negli scontri diretti in Serie A contro la Juve e la Lazio. "Adesso, però, sembra più consapevole e più serena. In più, c’è Lukaku. Segna sempre lui: da 9 partite consecutive di Europa League, nelle ultime 6 europee in nerazzurro. Ieri ha incassato i complimenti di Zhang, arrivato in Germania con la speranza di sollevare il primo trofeo dell’era Suning. Conte, in attesa di discutere di futuro con lui, ha teso la mano al presidente in conferenza stampa: «La sua presenza è per la squadra un valore aggiunto». Stasera, però, conta che continui a esserlo Lukaku", conclude il giornale.
(Fonte: La Stampa)
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