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Cantieri aperti in casa rossonerazzurra. I tecnici chiamati a risollevare le sorti della Milano calcistica sono veri e prorpi direttori del cantieri che sta nascendo sulle due sponde del naviglio. Esborsi non indifferenti (l’ultimo a livello cronologico quello dei rossoneri per Romagnoli). Così Laura Bandinelli dalle colonne de La Stampa sintetizza la situazione: “Mihajlovic e Mancini hanno consegnato alle loro società una lunga lista di desideri, molti sono stati esauditi e altrettanti restano in stand-by. Kondogbia, l’acquisto nerazzurro più costoso dell’era Thohir (38 milioni), è ancora un oggetto misterioso, il Milan con Bertolacci, Bacca e Luiz Adriano ha continuato a balbettare soprattutto in fase di costruzione di gioco. Con l’innesto di Alessio Romagnoli (maglia numero 13 come quella che fu di Nesta, visite mediche ieri a Milanello), il Milan si augura di aver sistemato la difesa, in realtà i terzini continuano a non volare e c’è tanta voglia di ritrovare il disperso De Sciglio.
Mancini, che ha ostinatamente provato Kovacic nel ruolo di regista, continua a inseguire Felipe Melo (a proposito: Yaya Touré, il grande desiderio dell’estate, ha esordito con 2 reti nella Premier nel 3-0 del City in casa del Wba), inoltre con la cessione di Shaqiri allo Stoke City è tornato di moda Perisic, che però può arrivare soltanto in prestito. Thohir senza altre cessioni non vuole più spendere, Berlusconi per adesso ha tirato fuori 83 milioni e ancora non ha accontentato il suo ego con l’acquisto di Ibrahimovic, la ciliegina di una torta con ingredienti ancora da amalgamare”.
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