Stampa: «L’Inter molle e scollegata va in semifinale. Cassano…»

Ecco il commento della Stampa alla partita di ieri sera tra Inter e Bologna: «L’Inter non si riposa, si fa rimontare due gol nel finale dei tempi regolamentari prima di gioire in extremis, ma almeno non lascia per strada uno dei suoi obiettivi....

Ecco il commento della Stampa alla partita di ieri sera tra Inter e Bologna: «L’Inter non si riposa, si fa rimontare due golnel finale dei tempi regolamentari prima di gioire in extremis, ma almeno non lascia per strada uno dei suoi obiettivi. Quandoi rigori sembravano inevitabili e con la squadra praticamente in dieci per l’infortunio alla coscia di Cassano, ci ha pensato Ranocchia a segnare il gol qualificazione proprio alla fine dei supplementari. Il progetto di Stramaccioni passa anche dalla Coppa Italia. Obiettivo per nulla secondario, considerate le scelte di formazioni del tecnico che spedisce in campo Cassano dal 1’ a far coppia con Rocchi. L’Inter è comunque molle e scollegata tra i reparti, il Bologna più ordinato. Handanovic è decisivo in due occasioni. Ad inizio ripresa tocca a Cambiasso sostituire Benassi. Una mossa studiata in vista della sfida di domenica sera contro la Roma: se il ragazzino sta bene avrà un’altra grande occasione. L’Inter quindi gioca un inizio di secondo tempo accorto, cercando di contenere l’offensiva dei ragazzi di Pioli, quando il pareggio bolognese sembra dietro l’angolo arriva la doccia fredda. Juan Jesus recupera il pallone sulla linea e lancia Palacio, l’argentino da fuori raddoppia. Neanche il tempo di gioire per i nerazzurri che Diamanti accorcia le distanze,Ranocchia sfiora l’autogol e poi arriva il pareggio di Gabbiadini, colpevole Jonathan. Tutto da rifare per l’Inter. Finisce 2-2 e si va ai supplementari. È una battaglia contro la stanchezza. Cassano s’infortuna alla coscia sinistra (salterà la sfida dell’Olimpico) e Cambiasso rallenta tutta la manovra. Dall’altra parte c’è più benzina, anche se Diamanti zoppica. L’Inter non si arrende e proprio al 120’ arriva il colpo di testa di Ranocchia che punisce l’uscita a vuoto di Agliardi».