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Stampa: «Mancini fa fruttare il suo patrimonio in un modo unico perché…»

Roberto Mancini più che un allenatore è un alchimista secondo La Stampa: «Dopo nemmeno quattro mesi di campionato ha già sperimentato tutte o quasi le soluzioni possibili. Dietro ha giocato a quattro e a tre; in mezzo ha testato ogni...

Lorenzo Roca

Roberto Mancini più che un allenatore è un alchimista secondo La Stampa: «Dopo nemmeno quattro mesi di campionato ha già sperimentato tutte o quasi le soluzioni possibili. Dietro ha giocato a quattro e a tre; in mezzo ha testato ogni schieramento da due a cinque uomini; davanti è partita con e senza Icardi, con gli slavi in prima linea o dietro Maurito. Varianti messe in pratica dal 1’ oppure in corsa. Un patrimonio di conoscenze e alternative che sicuramente verrà utile quando si farà più sul serio. Intanto, non si è ancora capito quale potrà essere il volto definitivo di questa Inter. O forse sì. La sua grande forza potrebbe proprio essere il trasformismo, l’imprevedibilità spinta agli eccessi. Come sabato sera, con l’inatteso debutto assoluto di Montoya e la rinuncia a Medel e Kondogbia, due dei quattro giocatori fin lì più presenti insieme all’irrinunciabile Handanovic e a Perisic».