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Stampa: «Mancini, il gusto di stare all’opposizione. Non le manda a dire e…»

La boutade di Mancini sulla Nazionale non è passata inosservata. La Stampa la commenta così: «Il gusto di stare all’opposizione. Sempre, comunque, dovunque e su quasi tutto. I banchi e i pensieri, spesso e volentieri omologati, della...

Lorenzo Roca

La boutade di Mancini sulla Nazionale non è passata inosservata. La Stampa la commenta così: «Il gusto di stare all’opposizione. Sempre, comunque, dovunque e su quasi tutto. I banchi e i pensieri, spesso e volentieri omologati, della maggioranza calcistica italiana non gli sono mai piaciuti. Roberto Mancini, sia da calciatore che da allenatore, si è sempre trovato meglio nei panni del battitore libero e della voce fuori dal coro. Meglio parlare chiaro, abolire la diplomazia e dire quello che si pensa. Anche ora che la sua avventura sulla panchina dell’Inter procede a corrente alternata, che è fuori dall’Europa League e che vede da molto lontano l’ingresso nella prossima. Ma a costo di essere impopolare o di farsi qualche nemico in più non le manda a dire. «La Nazionale italiana deve essere italiana», sibila Mancio all’entrata dell’albergo di Fiumicino sede dell’incontro tra giocatori, dirigenti e allenatori».