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L'edizione odierna della Stampa relaziona sulle indagini dell'Operazione Fuorigioco che vede coinvolti molti personaggi del mondo del calcio: «Devono essere sentiti quei calciatori che fanno parte del portafoglio dei vari procuratori indagati, da Alessandro Moggi ad Alejandro Mazzoni, Luis Rossetto, Osvaldo Hidalgo. Sotto la lente degli 007 della Finanza saranno analizzati anche i contratti, le consulenze e le fatture degli ultimi due campionati, perché gli inquirenti sono convinti che la pratica di evadere il fisco non si è certo interrotta due anni fa. Da quel poco che è trapelato, i giocatori interrogati avrebbero confermato di essere assistiti nel loro rapporto con le società dagli stessi procuratori sportivi (in gran parte argentini) finiti sotto processo e per i quali il gip Luisa Toscano ha chiesto il sequestro «del profitto diretto del reato» che, esteso anche ai giocatori e ai dirigenti sportivi, complessivamente supera i 12 milioni di euro. I dieci calciatori avrebbero confermato nei loro interrogatori di martedì l’ipotesi che i procuratori sportivi (Alessandro Moggi in testa) lavorino per loro. Ora si tratta di trovare la documentazione, i contratti, che potrebbe dimostrare come i procuratori anche per questi calciatori si facciano pagare dalle società alle quali fatturano la loro prestazione professionale (non effettuata). Si tratta di capire se queste «conferme» saranno utilizzate dall’accusa nel processo, davanti al giudice dell’udienza preliminare, avendo ricevuto, i 64 indagati, il decreto di chiusura delle indagini. O, naturalmente, davanti al Tribunale del Riesame, se gli indagati dovessero opporsi al sequestro dei beni deciso dal gip. L’inchiesta napoletana in ogni caso è destinata ad allargarsi, coinvolgendo nuovi giocatori, società, procuratori sportivi che hanno sottoscritto nuovi contratti, che hanno prorogato vecchi accordi, assistito i giocatori nel passaggio tra società diverse anche in questi ultimi due anni.
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