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Stampa: «Thohir, identikit dell’uomo che prenderà  l’Inter»

L’edizione odierna della Stampa fa un identikit del magnate indonesiano in odore di Inter, Erick Thohir: «Proteggere il proprio nome, lavorare in squadra, non essere schiavo del successo. Sono le regole di vita e la guida negli affari di...

Lorenzo Roca

L'edizione odierna della Stampa fa un identikit del magnate indonesiano in odore di Inter, Erick Thohir: «Proteggere il proprio nome, lavorare in squadra, non essere schiavo del successo. Sono le regole di vita e la guida negli affari di ErickThohir, l’uomo che si è preso un pezzo di Inter. Un’altro straniero che mette radici nel calcio italiano, certe incursioni lo divertono, è anche l’unico asiatico che ha investito in una squadra Nba, i Philadelphia 76ers: l’ossessione per lo sport si lega alla sua crescita negli affari. Mr Thohir, a 43 anni, è a capo di un impero della comunicazione che vale 25 miliardi di euro, lo ha creato lui con l’appoggio di papà Teddy, solido industriale che ha iniziato con i trattori ed è diventato partner vitale di importanti case automobilistiche.Il figlio non ha seguito la stessa strada, si è laureato inCalifornia ed è partito dalla gavetta, dal ristorante di famiglia, l’Hanamasa, in cui ha ricoperto quasi ogni ruolo. Quando è passato alla gestione ha capito di essere pronto per l’indipendenza e nel 1994, con tre amici e diversi appoggi, ha creato il Mahaka Group. All’inizio un’agenzia di pubblicità, poi un service di comunicazioni che nel 2000 ha acquisito giornali e canali tv. Thohir ha recuperato testate sull’orlo del fallimento, ha messo insieme personalità contrastanti, ha osato e da rampollo è diventato tycoon in proprio. A Giacarta ormai non lo associano più al padre anche se è lo stesso Thohir che lo ricorda in ogni discorso.Lui invece si è sposato presto, con Elizabeth sua fidata spalla in ognuna delle frequenti uscite per beneficenza, e ha avutoquattro figli. Solo successi, in famiglia e fuori, una scalata rapida e costante che ha un unico, imprevedibile faro: Jerry West, ex cestista e tecnico dei Los Angeles Lakers negli anni ’70. Erick adora il basket. Per omaggiare la filosofia, ha foraggiatola pallacanestro. Tutta. In Indonesia ha due club, uno giovanile, il Mahaka School, e uno professionista, il Satria Muda,oltre alla squadra femminile, il Mahaputri. Ragazzi, uomini, donne, il tycoon non ha tralasciato nulla e ha voluto una hall of fame indonesiana e una lega del sud-est asiatico di cui è presidente.Non si è fermato alle acquisizioni facili, insieme con l’attore Will Smith è entrato nel board dei Philadelphia 76ers e solo una volta colonizzata la Nba è passato al pallone. Anche nel calcio avvio soft, il Dc United in America e formazioni di basso profilo in Indonesia prima della corte all’Inter. Anche quella serrata e continua. Thohir si innamora di un progetto e non lo molla fino a che non ottiene quello che vuole, poi si sposta e guarda le sue proprietà in evoluzione.Si considera un salvatore o meglio un estimatore capace di esaltare ciò che apprezza. Ma quando ci mette i soldi non si accontenta mai dei dividendi. Vuole giocare».