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Stampa: «Valeri severo per evitare risse. Ma ha iniziato la curva interista e Melo…»

L’allenatore dell’Inter Roberto Mancini s’era affidato a una specie di 4-4-2, con Medel e Felipe Melo in mezzo, Brozovic nell’inconsueto mestiere di esterno: azzeccato. Oltre al pallone, le protagoniste della notte sono le...

Lorenzo Roca

L'allenatore dell'Inter Roberto Mancini s’era affidato a una specie di 4-4-2, con Medel e Felipe Melo in mezzo, Brozovic nell’inconsueto mestiere di esterno: azzeccato. Oltre al pallone, le protagoniste della notte sono le caviglie: due ammoniti in sette minuti, quattro dopo un quarto d’ora (Marchisio, Felipe Melo, Khedira, Zaza). Valeri sventola il giallo a chiunque (a volte pure a richiesta...), salvo poi salvare Melo dal rosso, per fallo a metà campo, neppure fischiato: mah. L’arbitro è terrorizzato dalla possibilità che la partita si faccia saloon. Timore non del tutto infondato: diciamo che non ci si ama. Il sipario l’aveva tirato su la curva interista, con irridente striscione: «Berlino, 6 giugno 2015, C’eri quasi...». Poi: «...Continua a sognare...». A corredo le gigantografie delle coppe del triplete e i tre della banda bassotti dietro le sbarre, con scudetti e la serie B. Commento dello speaker, in preda al fair play: «Inter, l’unico vero grande triplete».