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25 anni di amicizia fraterna. Nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Dejan Stankovic torna sulla scomparsa di Sinisa Mihajlovic. I due erano come fratelli: "Talvolta mi faccio le domande e immagino le risposte che mi avrebbe dato Sinisa, con i venticinque anni di fratellanza ed amicizia che ci univano. Sinisa era un uomo vero, senza virgole. Si andava dritti al punto. Ho raccontato a Sakic un aneddoto: prima della gara con il Sassuolo dovevo inquadrare bene la squadra. Nenad mi dice: “Hai deciso?”. Io mi sono posto le domande pensando a cosa mi avrebbe risposto Sinisa. “Non rompere, metti i giocatori nelle posizioni giuste e stop”".
«Si può legare al calcio o alla vita. Lei immagini se non fossi venuto alla Samp. Per nessuna ragione al mondo mi sarei perso questo straordinario percorso umano e di sport. Qui ho conosciuto persone spettacolari, e comunque non mi pento delle mie decisioni, giuste e sbagliate. Anche nelle sconfitte, se non impari hai perso due volte, come diceva Vialli».
(Gazzetta dello Sport)
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