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Nel corso dell'intervista concessa ai microfoni di TMW, Dejan Stankovic ha parlato anche del suo rapporto con Josè Mourinho:
Quanto c'è di José Mourinho nello Stankovic allenatore e soprattutto nello Stankovic uomo?
"Molto. José sarà sempre un amico e una persona speciale per me, siamo ancora in contatto attraverso il gruppo WhatsApp del Triplete. Grazie a Mou ho scoperto io stesso un altro Stankovic, con qualcosa in più da dare a livello umano e poi anche calcistico. Quando arriva il momento duro, delle difficoltà, è l'uomo che fa la differenza, non il calciatore. Nel calcio e nella vita bisogna avere le palle, non mollare mai. Da Mourinho ho imparato proprio questo: quando pensavo di non avere più nulla da dare, trovavo dentro di me un ulteriore 20%. Nel modo di rimproverarti, José ti migliora e ti dà il coraggio che ti serve. Forse i giovani non riescono a capire dove vuole arrivare José, all'Inter noi avevamo un gruppo abbastanza maturo: ti incalzava non per offenderti, ma per farti reagire sul campo. È un tecnico capace di accendere il bottone dentro i suoi calciatori".
Qualche scintilla però ci sarà pur stata nello spogliatoio nerazzurro...
"Un paio di volte Mourinho mi ha attaccato al muro (ride, ndr). Ma è stato un rimprovero positivo, perché anziché piangermi addosso io ho reagito sul campo. E poi Mou sa bene come ringraziarti".
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