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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il tecnico della Sampdoria Dejan Stankovic ha parlato del momento della sua squadra, ma anche della lotta al vertice in A:
«Assolutamente sì. Ma, prima, voglio ribadire che sono convinto tutt’oggi di avere fatto la scelta giusta venendo alla Samp. Conoscevamo tutti i problemi esistenti e ho accettato in totale consapevolezza della situazione. La pausa viene al momento giusto. Resettiamo, sperando poi di rinforzarci».
«Mai pensato di lasciare, non è nel mio dna. Con quelle parole volevo stimolare tutti a credere di più in se stessi. Non è possibile che dopo un episodio negativo subentri un blocco totale. Bisogna recuperare autostima, il ritiro servirà anche a questo. L’anno scorso sono andato ad Antalya con la Stella Rossa, eravamo a - 5 dal Partizan. Dopo la sosta non abbiamo più perso una gara vincendo il titolo con 2 punti sulla seconda. Questa è storia».
«Forse le altre non volano, ma non possiamo restare fermi. La Samp deve sprintare a buon ritmo, magari con un po’ di affanno, ma sempre con lucidità».
«Sono sicuro che questo ritiro piacerà a tanti, con la doppia preparazione si lavora forse più d’inverno che in estate».
«Tanta roba, dobbiamo solo ringraziare di questo. Vuol dire partire al Mondiale con ragazzi che hanno una grandissima preparazione a livello tattico, fisico e l’abitudine a giocare ogni tre giorni, perché in Italia non puoi sottovalutare nessuno. Sono certo che Stojkovic abbia un bel gruppo a disposizione e che la Serbia possa essere la bella sorpresa del Mondiale. Seguirò la gara di esordio con il Brasile».
«Qui non è mai finito il campionato, penso all’anno scorso: in ogni caso Spalletti sta strameritando il primato per livello di calcio e intensità. La mia non è una gufata. Una squadra top, il Napoli, a livello mondiale. Però ora stanno arrivando Milan, Juve e Inter che aspettavamo fra le protagoniste. Può succedere ancora di tutto».
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