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"Oh, guarda quanti capelli avevo... ". A Inter Channel, durante "Prima Serata", passano anche le immagini di Dejan Stankovic con qualche anno in meno, gol al Milan e dintorni, corse e ricorse, tackle e sbuffi. Un sorriso, a quello che è stato. Uno sguardo importante, a quello che sarà. E altre considerazioni, proposte dai tifosi e rilanciate al serbo da Edoardo Caldara.
C'è chi si chiede e domanda a Stankovic: come si fa a integrare, in una squadra tanto importante come l' Inter, i giovani? "Se il giovane è intelligente in un gruppo così può imparare tantissimo, ovviamente non deve sbagliare, ma di esempi da seguire ne può trovare tanti, dico per tutti Zanetti, se seguono lui non sbagliano", risponde Dejan.
Un passaggio generazionale è arrivato anche per la Serbia, la nazionale della quale il Drago è stato capitano e bandiera, asta e faro. "Stanno cambiando le generazioni anche da noi e ci sono giocatori interessanti. Proprio ieri ho visto una partita della Stella Rossa, era una partita normale, anticipata alle ore 18, ma il Maracanà era pieno e sempre bellissimo. Ho visto un paio di ragazzini, il terzino sinistro e l'attaccante destro... Sì, anche in Serbia stanno uscendo fuori dei ragazzi interessanti, un cambio era inevitabile. Io ho detto addio alla nazionale, mi è dispiaciuto moltissimo, ma era arrivato il momento di farlo. Ha lasciato anche Vidic. Ho passato la fascia di capitano a Ivanovic e si è visto contro il Napoli di che pasta è fatto... Poi c'è Kolarov, con Ivanovic sono grandi amici, credo di aver lasciato la nazionale serba in buone mani".
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