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Steven Zhang si prende l’Inter: maggiori poteri decisionali e un futuro da presidente

Fabio Alampi

Il giovane Zhang sempre più protagonista all'interno della società nerazzurra

Aumentano i poteri decisionali in casa Inter di Steven Zhang: il Cda dello scorso 27 settembre, come verrà confermato oggi nell’assemblea dei soci, ha attribuito al figlio del boss ampi mandati e una quarantina di diverse deleghe, che riguardano l’area sportiva ed extrasportiva, poteri che potranno essere esercitati con firma singola a differenza di tutti gli altri dirigenti interisti (dall’ad Antonello a Williams, Gardini, Williamson e Gandler), che in ossequio al “four eyes principle” hanno poteri di firma congiunta, ossia ne servono due per poter operare. Il potere del non ancora 26enne Zhang Steven era già cresciuto nel Cda di giugno, in cui aveva ricevuto le deleghe sportive, mentre ora avrà anche le altre. Zhang può firmare acquisti di calciatori fino a 40 mln e 10 mln di ingaggio, ma avrà potere nelle aree finanziarie, dei prestiti, degli sponsor, del marketing, della gestione dello stadio (ma con tetti di 5 mln per accordo), può rappresentare il club in sede giudiziaria e assembleare, può costituirsi parte civile nei processi penali, può stringere accordi sindacali, fino agli aspetti più marginali, come quello di poter ritirare raccomandate alla posta per conto dell’Inter. Non può però, almeno ufficialmente, far fuori un allenatore: può assumere o licenziare personale che guadagni un massimo di 200mila euro all’anno. La bizzarria della situazione è che Zhang da semplice

membro del Cda ha un margine di manovra molto maggiore dell’ad Antonello, fatto curioso in qualsiasi Consiglio, e, ovvio, anche dell’ineffabile Thohir, che rimane ancora presidente ma ormai è fuori da tutto, infatti prima o poi uscirà dal club, e a quel punto il nuovo presidente sarà proprio Zhang Steven. Che è già entrato nell’Uefa (membro del “Club Competition Commettee”), segue l’Inter in ogni trasferta, ha la passione per le auto sportive di lusso, per il buon cibo e per il buon vivere, infatti in Italia si trova benissimo. Sarà il capo più giovane al mondo a livello di grandi club.

(la Repubblica)