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In attesa di conoscere il futuro societario, per l'Inter arrivano buone notizie sul fronte stipendi: la Uefa concederà delle eccezioni rispetto alle scadenze del 31 marzi. Tuttosport spiega: "Proprio la scorsa settimana la Uefa ha emanato una circolare che, per ammortizzare le conseguenze negative della pandemia, introduce un'eccezione all'obbligo di saldare tutti gli stipendi dei dipendenti dell'anno precedente entro il 31 dicembre. I club, solo in questa occasione, potranno ottenere la licenza se l'ammontare degli ingaggi non pagati non supera il 15% del compenso di ogni tesserato nell'ultimo anno solare. A patto che la società dimostri di aver dovuto rinunciare a entrate corrispondenti a causa del Covid-19 (su questo non ci sono dubbi, basta l'azzeramento dei ricavi da stadio dovuto alle porte chiuse) e presenti un piano dettagliato che garantisca sul pagamento degli arretrati entro il 30 giugno.
Facendo due conti l'Inter non ha ancora corrisposto gli stipendi di novembre e dicembre, pari a 24.8 milioni lordi. Il 15% di cui parla l’ultima circolare Uefa corrisponde a 22.3 milioni. Significa che, per essere in regola con Nyon al 31 marzo, l'Inter dovrebbe versare ancora 2.5 milioni a squadra e staff tecnico, quasi 20 milioni in meno rispetto a quanto sarebbe stato necessario secondo il regolamento normale. È solo una questione di tempi perché quella posizione economica dovrà essere regolarizzata nei tre mesi successivi. Ma è comunque una notizia che rende meno preoccupante la scadenza fissata tra cinque settimane".
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