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Stoichkov: “Difficilissimo assegnare il Pallone d’oro. Tra i nomi metto Lukaku perché…”

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Hristo Stoichkov, Pallone d'Oro 1994, ha commentato così il risultato degli Europei e la corsa al premio di France Football

Matteo Pifferi

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Hristo Stoichkov, Pallone d'Oro 1994, ha commentato così il risultato degli Europei e la corsa al premio di France Football:

«Difficilissimo assegnare il Pallone d'oro quest'anno. Ma il più bravo è stato Roberto (Mancini, ndr). Sono ancora emozionato perché un mio amico ha vinto la coppa...». La voce di Hristo Stoichkov arriva forte dagli Stati Uniti dove vive, un misto di italiano e spagnolo con inflessione bulgara. È il Pallone d’oro 1994, campione anche di sincerità.

Le è piaciuta l’Italia?

«È tornata a giocare al calcio! Ora non si parlerà più di catenaccio, solo in un paio di situazioni vi siete chiusi in difesa. Ho sentito Roberto poco prima della finale, era sereno. Anche dopo tanti anni ci sentiamo spesso per i compleanni e Natale. È un fuoriclasse in panchina come lo era in campo. Fantasia, intelligenza. Ed è stato bello vedere altri amici felici accanto: Vialli e Lombardo».

Capitolo Pallone d’oro e Best. Cosa le sembra di Jorginho?

«Mi sembra abbia fatto una stagione immensa con il Chelsea e l’Italia, le ha cambiate e migliorate. Jorginho lavora per la sua squadra, la migliora, però per il Pallone d’oro non so...».

Nel senso che non lo merita?

«Nel senso che ci sono altri candidati. Messi è là, non si può ignorare. Una grande stagione nel Barcellona, con la Copa del Rey, e poi la Copa America, che non aveva mai vinto, conquistata da trascinatore. Un altro è Lewandowski: l’anno scorso è stato ingiusto cancellare il premio, France Football doveva premiare lui. E poi c’è Donnarumma, il miglior portiere dell’Europeo».

Può vincere un portiere?

«Non so, ma so che Donnarumma ha fatto una stagione straordinaria. Non soltanto i rigori parati con Spagna e Inghilterra. Anche nel Milan: sono andato in Italia a intervistarlo, con Maldini, Baresi e Massaro, e ho conosciuto un ragazzo eccezionale. Se una squadra vince, di solito, è anche perché c’è un grande portiere. E voi, dopo tantissimi anni di Buffon, avete trovato un altro grandissimo Gigi che vi farà stare tranquilli molto a lungo».

Altri nomi?

«Kanté, De Bruyne e Lukaku che ha dato lo scudetto all’Inter, non dovete sottovalutarlo».

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