«Noi andiamo avanti sulla nostra strada. Non abbiamo mai fatto una moviola esasperata, ma riteniamo inevitabile la discussione sui principali episodi controversi». È questa la posizione di Alberto Brandi, conduttore di 'Controcampò, il programma di approfondimento della serie A targato Mediaset. «Quella della Rai mi sembra una rivoluzione a metà - afferma il giornalista -. Non è affatto l'abolizione totale della moviola. C'è solo una limitazione dell'analisi degli episodi a quelli più rilevanti, cosa che 'Controcampò sotto la mia conduzione ha sempre fatto. L'idea della 'Cassazionè, con un verdetto finale affidato ad esperti, mi sembra sbagliata, perchè nella maggior parte dei casi non ci può essere una verità oggettiva». La squadra di 'Controcampò per la prossima stagione non è stata definita completamente, ma Brandi conferma che ci saranno ex giocatori, ex allenatori ed un ex arbitro a commentare gli episodi principali. «È impossibile abolire la discussione - afferma il conduttore -. Come si fa a pensare che episodi come il gol non assegnato all'Inghilterra ai Mondiali non vadano analizzati a fondo. Anzi, a mio parere la discussione può essere educativa per arrivare ad un uso più esteso della tecnologia». Brandi non crede che la soluzione Rai servirà ad evitare esasperazioni tra i tifosi. «I tifosi facinorosi si esaspereranno lo stesso - sostiene il giornalista Mediaset -. Ascolteranno un verdetto con il quale magari non saranno d'accordo e si arrabbieranno ancora di più».
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STOP MOVIOLA : CONTROCAMPO CONTINUERA’ A MOSTRARE LE AZIONI PIU’ CONTROVERSE
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