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Stoppini: “Inter “mozzafiato”, cos’è cambiato da Conte a Inzaghi. E ora…”

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Il giornalista sulla Gazzetta dello Sport ha commentato così i recenti risultati dell'Inter di Simone Inzaghi

Alessandro Cosattini

L’Inter vince a Venezia e accorcia sul Milan, mentre resta a 4 lunghezze di distanza dal Napoli. Così Davide Stoppini sulle colonne della Gazzetta dello Sport ha parlato della squadra di Simone Inzaghi, in particolare dopo i complimenti del Venezia sui social.

Stoppini: “Inter “mozzafiato”, cos’è cambiato da Conte a Inzaghi. E ora…”- immagine 2

Se digiti su google la parola “mozzafiato” e poi fai clic sulle immagini, ecco spuntare solo paesaggi, mare o montagna poco importa, di sicuro tanta bellezza. Mozzafiato è un panorama, in effetti, più che una squadra di calcio. Occhio, però. Perché l’Inter di Simone Inzaghi è un bel vedere, diverte e si diverte, un musicista che cambia spartito a seconda dell’occasione, ma stai tranquillo che il concerto sarà piacevole, che la visione sarà di livello. Forse sarà per questo che il social media manager del Venezia ha abbinato proprio quell’aggettivo a Brozovic e compagni: «Il gioco dell’Inter di Inzaghi è mozzafiato: non possiamo che rendere onore al merito». Approvazione generale, quasi 10mila “mi piace” su twitter, Inter compresa che ha risposto così: «Grazie mille e in bocca al lupo per la stagione».

È il certificato di qualità sul lavoro di Inzaghi, questo. È il segnale di una svolta tattica che si traduce in numero di gol segnati, 34, che valgono il miglior attacco. La produzione offensiva è costante, il numero di occasioni che Dzeko, Lautaro e Correa si costruiscono o ricevono in dote dai compagni è la base del successo. L’Inter è sciolta in campo come forse mai è stata in passato. Inzaghi ha aggiunto imprevedibilità al calcio di Conte. Il mix è vincente: già la squadra di Antonio era una macchina da gol, Inzaghi ha condito il tutto lasciando libertà d’azione ai giocatori negli ultimi 30 metri. I nerazzurri quasi sempre comandano la partita, l’accoppiata Brozovic-Calhanoglu è un’assicurazione sulla gestione del pallone. È una scelta per certi versi anche rischiosa: se una pecca c’è, è a volte nella perdita di equilibrio. Però fin qui la scommessa ha pagato, pure in Europa. La prossima sfida è la classifica: in una settimana Inzaghi ha recuperato sei punti al Milan e tre al Napoli. Il panorama è perlomeno interessante: ancora non mozza il fiato, però…”, si legge.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)

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