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Lo Sparta sotto la guida di Andrea Stramaccioni è stato eliminato dalla Europa League e in campionato la squadra stenta a decollare. L'allenatore italiano, intervistato dal giornale Isport, ha confermato che rimarrà sulla panchina dello Sparta fino al termine della stagione: "Il club mi ha assunto per due anni e sicuramente rimarrò qui fino alla fine della stagione. Io lavoro sodo tutto il giorno. Alla fine della stagione ci sediamo con il signor Křetínský (Presidente e proprietario dello Sparta Praga ndr) e decideremo cosa fare, in ogni caso quello che è meglio per lo Sparta. Ma voglio sottolineare una cosa che è importante, non solo dal mio punto di vista. Lo Sparta dallo scorso ottobre ha cambiato quattro allenatori. Quindi è l'allenatore l'unico colpevole in questa situazione? Ora dobbiamo ragionare e stare calmi, altrimenti lo Sparta non troverà la strada giusta".
Stramaccioni ha parlato anche della delusione dei tifosi per gli scarsi risultati che la squadra ha fin qui raccolto: "Sono conosciuti e rispettati in tutta l'Europa. Quello che mi ha sorpreso di più, e per questo li voglio ringraziare, è il fatto che ci sostengano ogni partita novanta minuti, anche quando si perde. Anche nel mese di luglio, che è stato incredibile dal punto di vista negativo, hanno applaudito. Devono però capire che io non sono qui allo Sparta per fare una rivoluzione. Sono solo il primo mattone nel muro che il club ha deciso di costruire questa estate per un milione di ragioni". Poi all'allenatore viene chiesto un giudizio sul mercato: "Con il signor Křetínský abbiamo deciso di prendere l'ala, l'attaccante e il difensore centrale. Janko era già nel mirino dello Sparta, gli altri due erano Biabiany e Kaya. Ma il primo tentativo di ottenere Biabiany è fallito, così abbiamo preso Ben Haim. E poi, quando più tardi è apparsa la possibilità di prendere Biabiany a condizioni migliori, sono diventati tre, quattro".
(Isport)
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