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L'ex allenatore dell'Inter Andrea Stramaccioni, da poco ufficializzato dall'Esteghlal come nuovo tecnico, ha parlato della sua nuova avventura in Iran e si è soffermato anche sul campionato italiano: «L'offerta di questo club non era nella mia priorità inizialmente perché non ne conoscevo l'importanza storica, poi ho capito che è uno dei più grandi club asiatici e questa offerta poi, quando non si sono realizzate altre cose, è diventata molto prestigiosa».
-Esperienze all'estero, potrebbero aiutarti...
Sicuramente dopo aver lasciato l'Udinese non avrei immaginato che l'estero per me diventasse un trend, sicuramente ora il calcio sta cambiando e ci sono grandi investimenti all'estero, è un'apertura mentale a confronti con sfide e campionati diversi e ci sono tanti tifosi che tifano per questa squadra.
-Totti domani lascia la Roma, un pensiero?
Stesso quartiere e stesso anno di nascita. E' molto doloroso se si tratterà di addio, qualora lo fosse davvero mi permetto un commento da tifoso, rappresenta più di un ex calciatore, è la romanità, la continuazione ideale di Conte, lui e De Rossi sono figure che vanno oltre che ti fanno sentire romani a km e a prescindere da quello che accadrà nessuno toglierà a Totti quello che rappresenta per i romani. Quando segnò il primo gol in giallorosso ero in Curva Sud, abbonato alla Roma e fu una gioia indescrivibile e già allora stavo lavorando come allenatore.
-Nostalgia dell'Italia? Sarri ce l'ha avuta e ora arriva alla Juventus?
Ha delineato un modo di giocare a calcio ed è esempio anche per i giovani allenatori. Qualcosa non è scoppiato a livello empatico con il Chelsea e se posso commentare non è neanche riuscito ad applicare in toto la sua filosofia di gioco per le partite con il calcio. E' strano il calcio, quando riesci a dare il massimo non vinci come a Napoli e quando non riesci a dare tutto riesci a vincere come ha fatto lui con l'EL al Chelsea. Adesso l'ha chiamato la Juventus, il club che domina in Italia e sarà una bella sfida.
-Sicuramente rivale dell'Inter è stato Conte, un altro cambiamento, arrivato al posto di Spalletti. I nerazzurri cercano di fare il salto di qualità. E' uomo giusto?
Sicuramente è un profilo che si commenta da solo. L'Inter sta cercando di tornare a grandi livelli, a livelli europei, ha centrato due volte la Champions negli ultimi due anni e ora deve fare uno step in più. Sicuramente se arriveranno i due-tre tasselli richiesti dall'allenatore l'Inter potrebbe essere competitiva, poi non voglio parlare di obiettivi, ma sarà competitiva.
-Conosci bene Meret, Dimarco e Pellegrini, credi sia la volta buona per l'Under21?
Non voglio mettere pressione parlando di risultato. Di Biagio è un amico e sta facendo un grande lavoro non da oggi sull'Under21. Essendo un giramondo bisogna dare un piccolo plauso alla nostra scuola che tutto il mondo ci invidia e noi siamo troppi critici. E l'Under21 e l'Under20 sono grandi risultati, all'estero cercano di rubarci il nostro dna. L'Under21 è una squadra propositiva, ci sarà uno stadio pieno e sono sicuro che ci sarà un grande seguito.
-Chi ti porteresti dietro dei giovani azzurri?
Calcolando i giocatori che servono al club Zaniolo e Kean un anno in prestito non mi dispiacerebbero affatto.
(Fonte: SS24)
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