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Stramaccioni: “Inter, Dybala non si discute. Lautaro incredibile. Con la Juve…”

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Le parole dell'ex tecnico nerazzurro: "L’Inter è forte, secondo me la più forte. Deve andare a Torino a dimostrarlo. Pronta a soffrire"

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni di Tuttosport, Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter, ha parlato così in vista della sfida di domenica sera tra la Juventus e i nerazzurri.

Andrea domenica c’è Juve-Inter, la “sua partita”: per l’Inter è l’ultima chiamata scudetto?

«No, ma è una chiamata importante, contro l’avversario numero uno in Italia».

L’ultimo a sbancare Torino è stato lei quasi dieci anni fa: che effetto fa a ripensarci?

«Fu una grande vittoria, contro la Juve dei record di Antonio Conte, nel pieno del loro ciclo vincente e apparentemente imbattibile. Fu una grande serata in cui i ragazzi meritarono di espugnare lo Stadium. Una bella pagina di “interismo”».

Ci racconta quella notte?

«Noi venivamo da un bel ciclo di risultati e di prestazioni (quello fu il nono successo consecutivo in trasferta per l’Inter, ndr), la Juventus in casa nel nuovo stadio aveva sempre vinto e ci precedeva in classifica. Decisi di fare quello che non avevo ancora visto fare a nessuno contro quella Juventus cioè difenderci, attaccando. Giocammo con tre punte vere, Milito, Palacio e Cassano. Tre grandissimi campioni che insieme al resto della squadra confezionarono una grande prestazione».

Andrea Stramaccioni

A proposito: quale errore non deve commettere l’Inter per fare una grande partita a Torino?

«Di giocare con la paura, di pensare prima a “non perdere”. L’Inter è forte, secondo me la più forte. Deve andare a Torino a dimostrarlo. Pronta a soffrire perché non sarà facile ma i Campioni d’Italia sono loro».

Perché l’Inter fa tanta fatica senza Brozovic?

«È un playmaker moderno. Io lo definisco un playmaker “dinamico” , il più difficile da limitare. È cresciuto molto negli anni e ha raggiunto un livello di maturità fondamentale per quella posizione. Con le sue giocate, Brozo riesce a influenzare gran parte della fluidità e della continuità dell’Inter in manovra».

In Italia si parla tanto di Dybala all’Inter: cosa può aggiungere?

«Il 3-5-2 è il modulo che a Palermo fece innamorare mezza Italia di lui. Lo ritroverebbe nell’Inter. La sua qualità non è in discussione. Ha perso a causa degli infortuni un po’ di continuità ma resta un giocatore importante».

A prescindere dai discorsi economici, trova conveniente per l’Inter una staffetta con Lautaro?

«Ho un debole per Lautaro, è un giocatore incredibile che ha fame e vuole vincere. Ora è il momento di fare la differenza è lui può farla».

Scamacca è il centravanti giusto per raccogliere eredità di Dzeko?

«Li trovo diversi, ma reputo Scamacca, che conosco bene fin dalle giovanili della Roma, uno dei profili più interessanti che offre ora il calcio italiano».

A chi serve di più Frattesi, alla Juve o all’Inter?

«Un altro prodotto di Via di Trigoria, dell’infinito lavoro del “mio” Bruno Conti... Se dobbiamo fare questo gioco dico che forse servirebbe più alla Juventus».

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