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Stramaccioni: “Inter-Napoli si deciderà a centrocampo. Brozovic fondamentale”
Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter, in un'intervista concessa a Il Mattino ha presentato la sfida contro il Napoli che aprirà il 2023: "Il Napoli? È costruito a immagine e somiglianza del mio maestro Spalletti".
Stramaccioni, la sosta per il mondiale può essere un fattore nella lotta per lo scudetto?
"Sì, lo è. È una cosa unica che azzera i valori. Una sosta invernale fa bene a chi non sta bene e non al Napoli che invece aveva messo il turbo. Ma Spalletti saprà come ricominciare il cammino con il piede giusto".
Era sulla panchina dell'Inter quando Moratti iniziò a pensare alla cessione. La Juventus può pagare il prezzo dei problemi della società?
"Quell'Inter era alla fine di due cicli: quello di Moratti e quello dei senatori del triplete. Qui alla Juve è una fine ciclo forzata. I processi, i problemi del club possono portare a due reazioni: o ti lasci deprimere o dai il massimo. Conoscendo Allegri, le questione extra-calcioprodurranno solo effetti positivi. Poi, tornano galvanizzati dai Mondiali due stelle come Rabiot e Di Maria. Non è poco. Senza dimenticare che è ormai pronto Chiesa".
Che Inter-Napoli si aspetta tatticamente?
"Un'Inter affamata che proverà a tenere alto il baricentro. Per il Napoli è un test emotivo importante: sono curioso di vedere la reazione dell'ambiente quando arriverà la prima frenata. È la gestione di quei momenti la chiave per lo scudetto".
Dove si deciderà Inter-Napoli?
"A centrocampo sarà una battaglia. Se il Napoli riesce a mettere la partita sui ritmi che piacciono a Lobotka, ovvero con aggressione e intensità, per l'Inter è dura. Se, al contrario, sarà l'Inter a riuscire a dettar legge, il baricentro del Napoli potrebbe abbassarsi. E a San Siro il Napoli deve stare più lontano possibile dalla propria area".
A chi proprio non farebbe a meno del Napoli?
"Per una gara a San Siro mai a Osimhen. È l'uomo a cui non si può rinunciare mai, perché anche quando sei in sofferenza, consente al Napoli di essere costantemente pericoloso".
E per l'Inter?
"Senza dubbio, Brozovic: inizia il gioco, dà qualità e personalità. Quando lui non c'era l'Inter non ha fatto bene".
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