- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Skysport
Nel corso di un'ampia intervista concessa al Corriere dello Sport, Andrea Stramaccioni, tecnico dell'Al Gharafa, ha parlato così di Mondiali e Serie A:
Che Mondiale si aspetta?
«All’avanguardia. Ci sono stadi pazzeschi, grande attenzione per i tifosi e un incredibile livello di sicurezza. Se non è il Paese più sicuro al mondo, poco ci manca».
L’Italia riuscirà a qualificarsi?
«Sì, perché siamo forti e qui la nostra Nazionale l’aspettano tutti. I campioni d’Europa non possono mancare: il marchio di fabbrica italiano è considerato di altissimo livello e sarebbe una perdita enorme per la Coppa del Mondo. Non voglio neppure pensarci».
Che play off saranno?
«Due “finali” da non sottovalutare, neppure la prima con la Macedonia, ma uno come Mancio non lo farà assolutamente. Eviterei volentieri il Portogallo, una nazionale esperta con giocatori importanti che ci conoscono».
In caso di qualificazione dell’Italia, è pronto a dare qualche consiglio logistico al Mancio?
«Non ha bisogno dei miei suggerimenti, ma farò un tifo sfegatato per lui. Girando il mondo, ti senti in ogni centimetro più italiano».
Segue ancora la Serie A?
«Tramite Internet. Penso che questa finora sia una stagione fantastica e avvincente: si sono già alternate tre squadre in testa alla classifica e, non me ne vogliano i tifosi juventini, ma è positivo per il movimento che sia stata spezzata l’egemonia bianconera».
Merito della “sua” Inter.
«Per me è stata una grande felicità che ho condiviso con gli interisti a cui sono legato, da Zanetti, ad Ausilio passando per Ranocchia e Moratti. Per chi come me ha vissuto e sente forte dentro di sé l’interismo, lo scudetto dell’anno scorso vale tantissimo».
L’Inter può puntare al bis?
«Per me è la favorita. Ha preso il miglior allenatore possibile per dare continuità al lavoro di Conte e valorizzare una rosa costruita per giocare con questo sistema».
Inzaghi chi deve temere?
«Con tutto il rispetto per il Milan, mi hanno impressionano Napoli e Atalanta. Il Napoli sta pagando l’elevato numero di infortuni, ma è forte. L’Atalanta del mio maestro e amico Gasperini comincia a essere conosciuta come modello di gioco, una realtà portata avanti da un allenatore super e da una società solida».
Dov’è il futuro di Stramaccioni?
«Qui. Ho un contratto di due anni e il nostro obiettivo è andare avanti più possibile in Champions oltre a cercare di disputare una finale di coppa. Nonostante stia girando molto, l’Italia rimane casa mia e un giorno, prima o poi, mi piacerebbe tornare a lavorarci, anche se non rinnego nulla di quello sto facendo: la mia concentrazione e le mie energie sono tutte per la grande sfida con Al Gharafa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA