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E' difficile indignarsi ancora per qualcosa in questo mondo, soprattutto quando si parla di calcio. Ma a volte a sentire certe cose viene la pelle d'oca. Ci sono momenti in cui si decide di far notizia prendendosi gioco dei protagonisti delle vicende raccontate.
Oggi a StudioSport, al centro di una specie di dialogo in studio, c'era Maicon e la sua cessione al Manchester City. Bruno Longhi, inviato a seguito dell'Inter come giornalista e come commentatore, la racconta così: "Spesso nelle telecronache dicevo che andava a 'tutta birra'. Addirittura un ristoratore di Milano, mi ha mostrato con tanto di scontrino che in una sera, il brasiliano era arrivato a bere circa novanta birre da 33cl. Ad un certo punto all'Inter si sono divisi a metà tra chi voleva trattenere il giocatore pur con la preoccupazione che potesse cadere ancora nell'errore e chi voleva disfarsene proprio per questo. Alla fine ha vinto la seconda fazione. L'augurio per Mancini è che lui possa tornare ad essere l'Intercity che era e che vada a tutta birra solo sul campo".
Di fronte a certi racconti, fatti in tv, non in una piazza qualsiasi, non si può che saltare sulla sedia. Se uno non conoscesse Maicon e ne avesse sentito parlare per la prima volta oggi, gli sarebbe sembrato una specie di alcolizzato che passeggiava sul campo. Intanto chi lo ha visto fare la storia, si chiede come abbia fatto, in quelle condizioni, a vincere tutto...
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