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Suarez: “Bello sentir parlare della Grande Inter. Pirlo mi somiglia, ma…”

“Ho giocato a livello sufficiente a ping pong. A volte mi piaceva giocare a scacchi, ma mi sono divertito di più con un pallone tra i piedi“. Se ne sono accorti tutti perché questa è una citazione di Luis Suarez, Luisito per gli...

Eva A. Provenzano

"Ho giocato a livello sufficiente a ping pong. A volte mi piaceva giocare a scacchi, ma mi sono divertito di più con un pallone tra i piedi". Se ne sono accorti tutti perché questa è una citazione di Luis Suarez, Luisito per gli amici. L'ex campione nerazzurro ha parlato in un'intervista soprattutto della sua esperienza in Spagna al Barcellona, ma tra le tante cose ha anche detto: "Oggi non lavoro più, fino a due anni fa lavoravo ancora come consulente per l'Inter. Ora la vita è più tranquilla, lavoro ogni tanto come opinionista per Radio Barcellona e vedo tanto calcio, non importa dove e quando, anche se devo stare più attento alla mia salute ora. Se chi mi incontra a Milano sa chi sono? Onestamente penso di sì. In città, nella zona dove vivo, la gente sa chi sono. Mi capita spesso di ricevere i complimenti, sia dai tifosi dell'Inter che da quelli di altre squadre. Quando sento parlare di Grande Inter è davvero molto bello. Ma preferisco mescolarmi nella folla ed essere considerato solo un milanese. Faccio la mia solita vita, non faccio una vita da re, mi piace stare tranquillo, questa è la mia filosofia".

IL BARCELLONA - L'ex attaccante nerazzurro ha raccontato di quando era bambino, del suo papà macellaio, dei suoi inizi sui campetti di La Coruna, del suo arrivo a Barcellona: "Non che ci fossero tutte le tv di adesso, ma si sapeva che quella era una squadra diversa dalle altre. Quando il Barcellona è venuto a giocare a La Coruna io ero giovane e chiedevo ai giocatori gli autografi, sei mesi dopo sono diventato uno di loro, incredibile. Come mi hanno convinto? Sinceramente non ce ne è stato bisogno, ero più io che dovevo conoscerli. Giocare al Barça era una cosa meravigliosa, allora il Camp Nou non era stato ancora completato".

SOMIGLIANZE - Il Real Madrid di Di Stefano era allora, come adesso, il grande rivale dei blaugrana: "Sono stati terribili, per due anni abbiamo vinto due campionati consecutivi anche noi, avevamo una squadra favolosa. Di Stefano mi chiamava l'architetto? Abbiamo iniziato insieme nella Nazionale Spagnola, contro l'Olanda a Madrid. Poi ho giocato con lui un sacco di partite. Ci sono tanti giocatori che giocano adesso come giocavo io allora, ma quello che mi somiglia di più sicuramente è Pirlo, non siamo uguali, ma abbiamo cose in comune. Poi non credo che sia possibile una somiglianza alla perfezione tra due giocatori".

(Fonte: fr.sports.yahoo.com)