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Suarez: “Icardi, futuro garantito. Inter, manca qualità  in mezzo. Cassano? Credo…”

Francesco Parrone

A Radio Sampdorianews, nel corso del programma Dale Doria, il doppio ex Luisito Suarez, ha parlato dell’iminente sfida tra Samp e Inter. Iniziamo parlando della sua esperienza alla Samp. Cosa le ha lasciato Genova e la maglia blucerchiata?...

A Radio Sampdorianews, nel corso del programma Dale Doria, il doppio ex Luisito Suarez, ha parlato dell'iminente sfida tra Samp e Inter.

Iniziamo parlando della sua esperienza alla Samp. Cosa le ha lasciato Genova e la maglia blucerchiata?“Diciamo che mi ha lasciato un ambiente particolare, molto familiare. Ho passato tre anni molto belli, sono rimasto molto legato a questo ambiente, perchè veramente ti fa star bene. Dopo gli anni di Milano, che sono stati meravigliosi, non credevo di trovarmi così bene e invece mi son trovato alla grande. E' un ambiente che ricordo molto volentieri”.

Domenica la Samp sarà opposta all'Inter, squadra con la quale ha vinto praticamente tutto. Era l'Inter di Facchetti, Jair, Mazzola e appunto Luis Suarez. “Quelli dell'Inter sono ricordi meravigliosi perchè io venivo da una squadra come il Barcellona ad una come i nerazzurri che in quel periodo in cui sono arrivato non aveva vinto nulla a livello internazionale. Quelli anni lì sono stati meravigliosi perchè abbiamo vinto tanti trofei: campionati italiani, Coppe dei Campioni, Coppe Intercontinentali. Diciamo che all'Inter, calcisticamente parlando, ho avuto i ricordi più belli. Per me l'Inter e Milano sono una cosa fantastica”.

La possiamo definire la prima remuntada della storia: contro il Liverpool perdeste per 3-1 ad Anfield per poi ribaltare tutto al Meazza con un secco 3-0. “Una serata molto bella. Allora i gol non valevano come adesso, sennò saremmo passati col 2-0, invece servivano per forza tre gol. All'andata abbiamo sofferto molto e loro ci hanno messo sotto. Poi c'era una cosa molto importante: che quell'anno la finale si giocava a Milano, dopo aver vinto l'anno precedente contro il Real Madrid a Vienna. E' stata una serata particolare, si è creato un ambiente molto bello, il tifo è stato spettacolare. Quelle vittorie ti fanno crescere moltissimo e ti aiutano a prendere più fiducia in te stesso”.

Veniamo al presente: la Samp nonostante il k.o. di Cagliari si è ben disimpegnata in questo scorcio di campionato. E' ottimo il mix di giovani e giocatori esperti e a corredare il tutto c'è un grande allenatore in panchina, Delio Rossi.“Io penso che nel calcio ci sia bisogno dei giovani che portano entusiasmo e voglia di vincere, però penso che l'esperienza serva per farli crescere. Questo mix è l'ideale, ma soprattutto bisogna fare i complimenti a Rossi perchè sta facendo un lavoro fantastico. Ha trovato la squadra in una situazione molto delicata e l'ha tirata fuori alla grande. Dopo tante partite ci sta perdere una volta. La Sampdoria ha una base molto buona per fare, l'anno prossimo, una squadra molto competitiva”.

Tra le fila blucerchiate c'è un centrocampista spagnolo molto interessante: parlo di Pedro Obiang. Ci sono tutte le carte affinchè diventi un gran giocatore? “Ha delle ottime condizioni perchè lavora molto però sa anche giocare. E' un centrocampista completo, sicuramente migliorerà in certi aspetti del gioco e soprattutto con Delio Rossi. Può diventare un grande giocatore e un grande centrocampista”.

L'attacco blucerchiato vede in Mauro Icardi la stella principale. Cosa ne pensa dell'attaccante argentino?“E' un attaccante molto interessante. Mi piace molto perchè è un giocatore che cerca subito la profondità e questo nel calcio di oggi è sempre più difficile. Adesso spesso e volentieri, la maggior parte dei giocatori, e degli attaccanti, tengono troppo la palla al piede, invece Icardi appena può fa dei movimenti in profondità molto belli. Se trova un centrocampista che lo sappia innescare per tempo, può diventare micidiale in una squadra. Penso abbia un grande avvenire”.

Su Icardi si parla di un costante interessamento dell'Inter. Secondo lei è pronto ad affrontare un palcoscenico importante come quello nerazzurro? “Le qualità le ha, poi ci sono tanti giocatori giovani che sono andati a giocare in grandi squadre e hanno giocato subito. Lui ha delle buone condizioni e, ripeto, se trova della gente a metà campo che, se fa dei movimenti lo serve, può diventare un grande attaccante in poco tempo”.

Passando all'Inter cos'è, secondo lei, che non sta funzionando nella compagine di Stramaccioni?“Ha avuto un periodo molto buono, poi è mancata la grinta, l'aggressività che avevano. Prima giocavano da squadra, ora giocano individualmente. Poi, non so quale sia il motivo, ma c'è stato un appannamento sul piano fisico e questo sono costati tanti punti. Infine, è una squadra che, per giocare a certi livelli, manca di qualità. Manca di qualità e manca soprattutto un giocatore a metà campo che sappia dare i tempi alla squadra con personalità, con qualità e con grinta. Penso che se l'Inter trovasse un centrocampista sarebbe tanto di guadagnato però per ora è un momento molto delicato”.

Un commento sul recente caso Cassano.“Non lo so perchè non sono vicino a queste cose, ma penso che Cassano sia fatto così. Quando lo hai in squadra c'è il rischio che faccia qualcosa che non vada bene. Poi se il motivo è tale perchè il matrimonio con l'Inter non vada più avanti non lo so però penso abbia fatto una cosa non bella”.

Infine, che partita si aspetta domenica al "Ferraris" tra blucerchiati e nerazzurri?“Una partita molto combattuta. Io ho visto la Samp contro la Roma, è una squadra che, oltre a giocare bene, è veloce, aggressiva, corre, è compatta e penso che l'Inter trovi un osso duro. Se l'Inter non riprende a giocare come qualche mese fa è difficile che ce la faccia a Marassi”.