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L'ex fuoriclasse dell'Inter e del Barcellona Luisito Suarez ha parlato, a La Gazzetta dello Sport, del futuro del centravanti nerazzurro Lautaro Martinez e non solo:
Suarez, a suo dire è possibile resistere al fascino del Barça.
“Se chiamasse Messi sarebbe difficile per chiunque restare, come dire, impassibili. Tuttavia, parliamo di un ragazzo ancora molto giovane, che ha tutto il tempo per provare in futuro altre sfide. E poi, diciamo la verità, in Spagna troverebbe meno spazio che all’Inter”.
Ma le possibilità di vincere, per esempio, la Champions League sarebbero di più.
“Vero, inutile nasconderlo, ma che peso avrebbe un trofeo conquistato a Milano piuttosto che al Barcellona? Provi a pensare a uno scudetto o anche solo a una Coppa Italia per iniziare un certo tipo di percorso: Martinez sarebbe sicuramente un protagonista. E questo, a mio modo di vedere, vale tantissimo. Mi permetto di dargli un consiglio: Toro, resta dove sei”.
Icardi, invece, è ancora di proprietà.
“Il rapporto è compromesso, ormai definitivamente: credo sia quasi impossibile immaginarlo di nuovo da noi. Bisognerà cercare di ottimizzare al massimo la sua cessione, così da poter prendere un altro super giocatore. Detto ciò, un rammarico c’è”.
Ovvero?
“Avrei tanto voluto vedere a San Siro un tridente con Mauro, Lukaku e Lautaro: che spettacolo...”.
A proposito di seconde chance: la sua idea su Nainggolan e Perisic.
“Rispetto a Icardi, le motivazioni dell’addio sono diverse: penso siano prettamente tecnico-tattiche. Peccato che siano andati via la scorsa estate, avrebbero potuto dare molto all’Inter: sono calciatori forti, da tenere nel caso in cui ci fosse la possibilità nel prossimo mercato”.
Per Eriksen il pollice è volto all’ingiù?
“Ha faticato parecchio, direi troppo: inevitabilmente va considerato bocciato, almeno per ora. In ogni caso, in Premier League e con la nazionale danese ha fatto sempre grandi cose, come può uno così disimparare a giocare a calcio? Non so se i problemi siano di natura fisica, tattica o ambientale, ma tecnicamente è tanta roba. È stato pagato parecchio, bisogna dargli fiducia”.
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