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Luis Suarez, ex gloria della Grande Inter, è stato il protagonista di una lunga intervista raccolta da Il Giornale. Qui, Luisito ha parlato del momento vissuto dai nerazzurri, concentrandosi poi sui ruoli e sulle posizioni di Thohir, Moratti e Mancini. Qualche commento anche sui giocatori e sul mercato
Suarez, cosa ne pensa del momento dell’Inter? "Questo è un buon momento, che mi fa ben sperare da qui fino alla fine del campionato. Vedo che Mancini, finalmente, ha trovato la quadratura di squadra e questo mi lascia sensazioni positive per questo sprint finale”.
Questa sera contro il Genoa sarà una di quelle partite da non poter sbagliare, come finirà? "Da qui alla fine sono tutte gare da vincere per avere qualche possibilità per centrare la qualificazione in Champions League. Bisogna vincerle tutte e sperare che la Roma perda punti (ride; ndr)”.
Crede nella possibilità di arrivare in Champions League? “Io credo che non sarà facile, ma penso che l’Inter può essere agevolata da queste piccole liti interne alla Roma che potrebbero fargli perdere qualche colpo. Noi facciamo il nostro, vincendo e vediamo che succederà”.
Mancini l’ha convinta o ha colpe particolari per la caduta verticale subita dalla squadra tra gennaio e febbraio? “Non è mai colpa di uno o dell’altro: le colpe sono sempre da condividere con tutti. Io gli posso solo rimproverare i troppi cambi di formazione, ci ha messo troppo tempo a trovare la quadratura del cerchio”.
Thohir sta lavorando bene? La lasciano tranquillo le voci su una possibile partership con i cinesi? “Il Presidente sta lavorando bene, è arrivato da un altro mondo e ha fatto già tanto. Ha preso la società in un momento delicato e bisogna avere pazienza e deve essere aiutato da chi vuole bene all’Inter. Per quanto riguarda gli investitori cinesi posso dire che ho fiducia in Thohir: i tifosi sono un po’ spaventati perché ogni giorno si sente qualcosa e non si capisce mai dove stia la verità. Io, ripeto, ho fiducia nel Presidente che sta facendo un buon lavoro”.
Rivorrebbe Moratti al timone dell’Inter? “Tutti lo vorrebbero (ride; ndr). Evidentemente se ha fatto un passo indietro aveva le sue motivazioni altrimenti sarebbe rimasto”.
Icardi è da confermare? “Certo, non c’è nessun dubbio. Già mi piaceva quando l’hanno preso dalla Sampdoria, figuriamoci ora che è maturato. Mai privarsi dei giocatori più importanti se si vuole costruire una grande squadra e soprattutto tenere sempre chi sa fare gol”.
All’Inter manca tanto un regista, lei chi comprerebbe? “Da tanto, troppo tempo manca un regista all’Inter. Quel ruolo è fondamentale. Non so chi prenderei ma la squadra necessita di un giocatore che dia ordine alla manovra, che detti i tempi e che abbia la giusta personalità per cambiare il volto alla squadra”.
Cosa ne pensa della stagione di Kondogbia?"Bisogna aspettare, non voglio giudicarlo quest’anno. Se devo dire la verità, però, mi aspettavo molto di più da un giocatore come lui”.
Handanovic, Murillo, Miranda, Brozovic, Icardi, sono corteggiati dai più grandi club europei, lei li terrebbe tutti? “Adesso che Mancini ha trovato la quadratura del cerchio deve andare avanti con questi uomini e rinforzare la rosa con altri acquisti mirati. Vendere qualche big sarebbe controproducente ai fini del progetto. Bisogna sempre tenere i più forti per essere competitivi”.
Capitolo Liga spagnola: cosa sta succedendo al Barcellona? “Quella del Barcellona è qualcosa di indecifrabile. Loro hanno un po’ mollato in campionato pensando che fosse già fatta. L’eliminazione in Champions ha influito sulla testa e ora la stanno pagando. Inoltre, questo è il momento più importante della stagione e loro non ci sono arrivati in condizioni ottimali”.
Chi vincerà la Champions League? “Difficile dirlo, tutte hanno le stesse possibilità a questo punto. L’Atletico Madrid sta andando a mille e non è facile giocare contro la squadra di Simeone. Prende pochi gol e ora ha anche iniziato a segnare con grande regolarità. Il Cholo sta facendo cose egregie con l’Atletico”.
Simeone è l’uomo giusto per l’Inter? “Sì, ma solo nel caso che vada via Mancini. Simeone sarebbe allora l’uomo ideale per l’Inter. Credo però che la società abbia trovato in Mancini l’uomo giusto per la ricostruzione e bisogna continuare su questa strada”.
(Il Giornale)
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