Il presidente della Juventus Andrea Agnelli venne a sapere "dai giornali" dell'esame per la conoscenza dell'italiano sostenuto da Luis Suarez all'Università per Stranieri di Perugia. Emerge dal verbale di sommarie informazioni della testimonianza acquisita dalla procura di Perugia che nei giorni scorsi ha notificato l'avviso di conclusione indagini agli ex vertici dell'Ateneo. Agnelli ha tra l'altro riferito di avere saputo dal vice presidente Nedved che l'allora attaccante del Barcellona "si era proposto con un sms" ai bianconeri.
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Farsa Suarez, Agnelli: “Si è proposto lui con un sms. Esame? Ho saputo dai giornali”
Repubblica diffonde le dichiarazioni fornite da Agnelli, presidente della Juventus, in merito all'indagine sull'esame farsa di Luis Suarez
Getty ImagesDal sito di Repubblica, inoltre, emergono altri stralci della testimonianza resa da Agnelli al procuratore di Perugia, Raffaele Catone:
Quando e da chi viene informato dell'impossibilità di tesseramento di Suarez?
"Non ricordo esattamente, ma ritengo per logica Paratici. Penso che fui informato il 14 settembre. Al mio rientro la società si stava già muovendo su Dzeko".
L'hanno informata di una richiesta di parere all'Uefa inviata proprio il 14 settembre?
"Sì, Lombardo (Maurizio, ex dirigente Juve, ndr) mi fece presente di aver formulato tale richiesta per verificare se si potesse inserire un calciatore nelle liste Champions anche successivamente alla scadenza fissata per i primi di ottobre. Tale parere costituisce prova, secondo me, del fatto che il 14 settembre era già chiaro che Suarez non poteva essere tesserato in tempo".
Quando sono state rese note le notizie relative ai contratti tra lo staff e la società, il ministro delle Infrastrutture e il ministero dell'Interno in relazione alla vicenda, ha chiesto spiegazioni?
"Sì, ma la cosa non mi ha sorpreso, perché sono a conoscenza di rapporti personali di amicizia tra Paratici e Paola De Micheli, e, trattandosi di una mera richiesta di informazioni sull'ufficio da contattare non mi è parso che ci fosse nulla di strano".
(Fonte: Repubblica)
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