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Sugli spalti è stato derby degli sfottò…

Eva A. Provenzano

L’Inter è a otto punti in classifica a meno undici dalla vetta, una cosa così non si era mai vista ad inizio stagione. La sconfitta con la Juventus è di quelle che mettono l’orgoglio sotto ad un cuscino: non è stata una buona...

L'Inter è a otto punti in classifica a meno undici dalla vetta, una cosa così non si era mai vista ad inizio stagione. La sconfitta con la Juventus è di quelle che mettono l'orgoglio sotto ad un cuscino: non è stata una buona nottata, il nero sembra aver coperto l'azzurro, difficile trovare un motivo per sorridere di fronte ad una debacle di queste proporzioni.

Mourinho aveva chiesto la carica dei sessantamila e lo stadio di San Siro ieri era stracolmo. C'erano anche tanti tifosi juventini immischiati agli interisti che hanno risposto a chi aveva paura di scontri e guerriglie, sull'onda del caso calciopoli, con un bel zero incidenti.

Sugli spalti a fare da cornice ironica alla serata sono spuntati i soliti striscioni. La scenografia della Curva Nord è dedicata a Giacinto Facchetti: 'Io non rubo in campionato e in Serie B non son mai stato', srotolato mentre dagli altoparlanti del Meazza suona 'C'è solo l'Inter'. 

Poi spazio alla fantasia con quel 'Cortile per Polli... AIA" o con "Rocchi, Orsato, Valeri... arbitraggi poco seri", riferiti entrambi ai cinque rigori incassati dalla Beneamata nelle prime otto partite della stagione. 

Ci sono poi striscioni taglienti, alcuni sono stati fatti rimuovere dalla Federazione e di sicuro sulla società nerazzurra fioccherà una bella multa. C'è quello dedicato ad Agnelli: 'Di nome, ma asino di fatto', quello dedicato a Marotta. Replicano i tifosi della Juventus con un 'Dopo Calciopoli, Tondinopoli". Inter-Juve è stato anche questo.