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Alessandro Sugoni, giornalista di Sky Sport, a Calciomercato.it fa una analisi sulle mosse di mercato dell'Inter: "Il nome non è nuovo, l’interesse dell’Inter nemmeno. La novità è che ora Stefan Jovetic sembra un obiettivo non più impossibile per l’Inter. Il direttore sportivo Piero Ausilio ci sta provando seriamente. La formula è sempre quella, prestito con diritto di riscatto. Il modo in cui i nerazzurri vogliono arrivare a prendere l’attaccante. Operazione che non era riuscita con Lamela (il Tottenham alla fine probabilmente se lo terrà) , mentre altri come Hernandez e Torres non convincono ancora al cento per cento. Allora gli altri nomi restano, ma sullo sfondo. Jovetic li ha superati tutti. Di botto. Perché il City – a differenza di qualche tempo fa – sta valutando proprio l’ipotesi di lasciarlo partire in prestito. Dopo una stagione difficile, il montenegrino potrebbe trovare il rilancio in quel campionato dove è già stato protagonista assoluto.
E Mazzarri troverebbe in un colpo quel giocatore di grande qualità davanti che potrebbe ricoprire due ruoli: seconda punta, e all’occorrenza anche prima. Solo che con Thohir l’Inter ha tempo un po’ più dilatati. Per chiudere le operazioni servono passaggi un po’ più lunghi del normale, ma obbligati. Tempi che si prevedono strettissimi invece per l’arrivo in Italia del Rubin Kazan. Le prossime ore saranno quelle decisive. Una volta qui, i russi si metteranno al tavolo dell’Inter: argomento M’Vila. Il suo scatto è stato simile a quello di Jovetic. Nell’ultima settimana è diventato l’obiettivo numero uno in mezzo al campo. Quel centrale in grado di fare la diga e far ripartire il gioco. Forte fisicamente e ancora giovane. L’incontro per lui non è ancora fissato, ma l’operazione in pratica già definita: il solito prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni. Con un po’ di sconto: proprio i soldi del prestito, o magati quello legato a Taider. Insomma ci sono dettagli ancora da definire, ma per battere la concorrenza del Napoli bisogna fare in fretta e l’idea di massima c’è. Per renderla operativa serve l’ok definitivo di Mazzarri.
A Milano M’Vila potrebbe ritrovare un vecchio compagno ai tempi del Rennes: il camerunese Mbia, 28 anni, l’ultima stagione a Siviglia (dove è stato fondamentale per la conquista dell’Europa League) ma del Qpr. Lui però non potrà arrivare in prestito, perché ha un solo anno di contratto con gli inglesi. Va preso tutto e subito. E – con un ingaggio che si aggira intorno ai due milione – l’operazione è più che possibile. Ma l’Inter non pensa solo ad attacco e centrocampo. Dietro tiene d’occhio molto da vicino la situazione di Domenico Criscito: l’esterno dello Zenit è pronto a tornare in Italia. Forse anche l’ultima delusione in nazionale (la mancata convocazione per il Mondiale) lo ha convinto che è arrivata l’ora di lasciare la Russia. L’Inter ha già sondato il suo entourage. Non ancora lo Zenit. Ma attenzione alla Roma, a cui uno come lui farebbe molto comodo. Criscito può giocare sia a sinistra sia in mezzo e si adatterebbe alla perfezione sia in una difesa a tre che a quattro. Sarebbe un rinforzo ideale. In attesa di capire come andrà con le eventuali cessioni (Guarin, Alvarez, Kuzmanovic potrebbero partite in presenza di offerte convincenti), sembra imminente il rinnovo triennale del contratto di Ranocchia: c’è molto ottimismo in società. Al ritorno delle sue vacanze a New York, si metterà la parola fine anche su questo. Perché il mercato dell’Inter va avanti, in silenzio ma in maniera spedita".
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