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Finora l'Inter ha concesso poco spazio a Gabigol, nonostante la grande somma investita per portarlo in nerazzurro. A parlare del brasiliano, anche Mauro Suma dall'editoriale per Tmw.
"Certi eccessi della presentazione e delle attese riposte su Gabigol, ci hanno ricordato qualcosa di un altro prodotto made in youtube, ossia il buon Mastour. Tra l'essere ottimi giocatori di pallone e veri giocatori di calcio, la differenza è abissale. E' proprio qui che casca il marketing. Una azzeccata politica di lancio, perchè mai poi un attaccante esterno debba chiamarsi Gabigol poi...al massimo Gabicross, può mentire. il Campo no. Su Mastour c'era stata qualche forzatura, qualche eccesso d'attesa e il ragazzo, almeno ad oggi allergico alle regole del gioco non solo fuori ma soprattutto in campo, ha abbondantemente pagato per questo fino a questo momento. Chi è così dotato come lui nel contatto con la palla può sempre riprendersi e riscattarsi, ma tocca a lui e solo a lui. Su Gabigol invece è stata costruita in vitro tutta la vicenda, fino all'esborso di 30 milioni (!) che se l'avesse fatto qualsiasi altra squadra per un giocatore in campo solo per pochi minuti in un quadrimestre apriti cielo. Gabigol, esattamente come Mastour, ha tutta la carriera davanti, per cui le sentenze le lasciamo volentieri ad altri. Ma sovraccaricare esageratamente questi ragazzi, e altri magari come loro in futuro, produce un danno di immagine e di credibilità a tutto l'ambiente del pallone".
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