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Una volta era un giocatore del Milan. Adesso no, adesso gioca all'Inter e allora Mauro Suma - noto direttore di Milan Channel - ha pensato bene di spiegare Antonio Cassano agli interisti. In particolar modo si è soffermato sulle parole del barese riferite alla Juventus: "Ho rifiutato perché so che a loro piacciono i soldatini". Ecco quanto scrive il giornalista milanista:
Non trovate un po' strano che, abbracciato il suo Strama, vinto il suo derby e ringraziato il suo Samuel per il gol fatto e per il rigore non visto, Antonio Cassano, con un microfono a disposizione nella settimana della sosta, non abbia parlato di Galliani e Allegri ma dei "soldatini juventini"? In fondo, che c'azzecca? Antonio in vita sua non ha mai avuto nulla a che fare con la Juventus, nessuna polemica frontale, nessun problema personale. Niente di niente. Appena arrivato al Milan, ci aveva raccontato che quel suo riferimento nella conferenza stampa di presentazione a Milanello del Gennaio 2011 ("Ho scelto il Milan perché mi è stato vicino sempre in questi mesi, altri sono arrivati tardi...") era diretto alla Juventus, ma poi non aveva insistito, l'aveva lasciato perdere senza tornarci più sopra. Perché allora proprio adesso? Perché proprio nella settimana delle Nazionali? Non si esaltino, i tifosi interisti. La frecciata di Antonio non riguarda la rivalità Inter-Juventus. Riguarda, molto più probabilmente, la Nazionale. Cassano sa, perché è molto interessato e sveglio, che né a Prandelli, né allo zoccolo duro dello spogliatoio azzurro a maggioranza juventina, sono piaciuti alcuni suoi comportamenti durante l'Europeo. Non allo stadio, non durante le partite, ma, probabilmente nei lunghi giorni di ritiro. Ecco allora che, proprio durante il periodo delle due partite molto importanti contro Armenia e Danimarca, Antonio da un lato sente la mancanza della Nazionale e dall'altro dedica non a caso un pensierino pepato a quei giocatori che compongono la spina dorsale della Juventus e dell'Italia. Fra cui, non citato, proprio quell'Andrea Pirlo che, nei sei mesi di convivenza rossonera, non faceva i salti di gioia per le perfomances di Cassano nello spogliatoio e in allenamento. Con ogni probabilità Antonio ha fatto due più due e ha trovato, nei suoi pensieri, tracce di bianconero nella scelta di non convocarlo da parte del Ct Prandelli. Di qui i soldatini, la risposta di Bonucci e Di Livio e il tentativo di mettere una pezza da parte di Chiellini che ha dato una interpretazione tecnica alla frase di Cassano che è tutto fuorchè tecnica.
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