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Sunderland, si è dimesso il medico societario: ecco perchè. Caso Alvarez indelebile…

Il dottore Ishtiaq Rehman, al Sunderland dal 2013, si è dimesso dopo i problemi legati alla vicenda van Aanholt. Indimenticato pure il caso Alvarez, datato 2014-15 e ancora irrisolto

Dario Di Noi

Dalle parti di Sunderland, in questo momento, c’è del trambusto. Il medico ufficiale del club, infatti, ha rassegnato le sue dimissioni, in seguito al caso che ha visto protagonista il terzino olandese Patrick van Aanholt.

In pratica, il dottor Ishtiaq Rehman si è dimesso ad inizio settimana in seguito al drammatico forfait imposto a van Aanholt, dallo staff del manager David Moyes, a soli 15 minuti dal fischio d’inizio di Tottenham-Sunderland (gara disputata lo scorso 18 settembre). Nel post gara di White Hart Lane, Moyes spiegò come la sua azione fosse dovuta al consiglio di un cardiologo del dipartimento di cardiologia della Football Association. Tuttavia, la FA ha negato ogni sorta di coinvolgimento nella vicenda e ha insistito sul fatto che il club si fosse affidato ad uno specialista indipendente.

Questa mancanza di comunicazione all’interno del club ha provocato molta confusione, e non è andata giù proprio a tutti. Moyes ha poi svelato quanto quel ritiro di van Aanholt avesse pesato sulla prestazione della squadra: "Sì, ha colpito la squadra. Avrete già sentito di giocatori che nel riscaldamento hanno preso botte alla caviglia e sono stati costretti ad uscire, ma questo caso era completamente differente".

Alla fine, van Aanholt si è ripreso, e nella gara seguente ha giocato tutti i 90 minuti. Il Dr. Rehman, in ogni caso, ha deciso di lasciare. Dopo essersi unito al Sunderland nel giugno 2013, il medico ha passato altri momenti infelici. In questi anni - racconta il Daily Mail - i Black Cats sono finiti altre volte sulle copertine dei giornali per ragioni mediche. Il caso principale riguarda Ricky Alvarez, per cui esiste ancora una causa con l’Inter su cui la FIFA sta indagando.

Alvarez arrivò in Premier nel 2014, mediante un accordo che prevedeva il totale riscatto del suo cartellino dall’Inter in caso di salvezza a fine anno. Così è stato, almeno per il risultato sportivo: per quanto riguarda il riscatto, invece, il Sunderland si è rifiutato di versare la somma prevista nella casse nerazzurre. Con quali motivazioni? La tesi proposta dagli inglesi sostiene che l’Inter abbia violato l’accordo non avallando l’operazione chirurgica al ginocchio del giocatore.

Un caso francamente assurdo, che ancora non ha trovato una soluzione. Inizialmente la Fifa si era esposta in favore dei nerazzurri, ma entrambi i club hanno fatto ricorso e il caso attualmente si trova al TAS. Si attende una decisione definitiva: se il TAS dovesse pronunciarsi a favore dell’Inter, il Sunderland dovrà pagare i famosi 10,5 milioni di euro per un giocatore che non è più nemmeno loro, ma della Sampdoria.

(Daily Mail)