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E' passato quasi un anno dal 15 aprile 2017, giorno del primo derby "cinese" di Milano: dopo l'acquisto dell'Inter da parte del gruppo Suning, in quei giorni si chiudeva l'operazione che portava il Milan nelle mani di Yonghong Li. Le due proprietà asiatiche hanno avuto diverse difficoltà nel gestire i due club milanesi: per quanto riguarda l'Inter, come ricorda Tuttosport, "Suning ha dovuto affrontare un cambio di prospettiva a causa dell'atteggiamento più restrittivo di Pechino verso gli investimenti all'estero in alcuni settori, calcio compreso. Inevitabile un contraccolpo sui piani di sviluppo sportivo del club nerazzurro, alla luce della vicinanza di Zhang Jindong al governo cinese. Una frenata combinata alla necessità di rispettare il fairplay finanziario Uefa, vincolo che potrebbe allentarsi a partire dalla prossima estate. E proprio a pochi giorni dal derby è arrivata la doppia separazione con Fabio Capello e Walter Sabatini, a dimostrazione che non è facile trovare la ricetta giusta per fare calcio anche per una multinazionale da cinquanta miliardi di euro di fatturato". Discorsi ancora più complicati in casa Milan, dove "a meno di un anno dall'acquisto, sono già in corso trattative per la cessione a un nuovo proprietario".
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