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Il quotidiano La Stampa, fa l'analisi sul match di ieri con l'Empoli chiarendo sui prospetti futuri societari: "Da una parte ci sono i giocatori (quelli dell’Inter), dall’altra c’è soprattutto il gioco (quello dell’Empoli). Però il pubblico sa da che parte stare: i nerazzurri vincono 2-1 tra i fischi di San Siro e viene giustamente applaudita la squadra toscana. Il 4° posto è salvo, ma il duello delle panchine lo vince Giampaolo. Anche se Roberto Mancini non accetta processi: «La posizione è quella che ci meritiamo, ma è la migliore degli ultimi cinque anni. In Italia critichiamo su tutto, ma bisogna vedere anche le cose buone che si fanno».
Icardi, gol e infortunio - L’Inter parte benino, poi dopo la rete di Icardi al 12’ (assist di Perisic) stacca inspiegabilmente la spina. La palla persa da Jovetic sul pari di Pucciarelli è il simbolo di quanta leggerezza aleggi nello spogliatoio. Il fatto che la squadra riprenda a lavorare quando è in difficoltà rafforza questo concetto. Il 2-1 di Perisic a fine primo tempo rimette in sicurezza il risultato, ma non cancella le solite lacune. I ragazzi di Mancini non riescono a imporsi concentrazione e motivazione per 90’, come invece fa la Juve, e questo giustifica ampiamente il distacco in classifica. La ripresa fornisce gli stessi spunti: l’Empoli imbastisce bei fraseggi, mentre l’Inter si trascina stanca. Brozovic e Melo vengono richiamati in continuazione, ma la prima sostituzione è per Jovetic. Il problema non è tanto il muso che tiene quanto l’infortunio che blocca Icardi al flessore della coscia destra.
I dubbi del tecnico - Il presidente Erick Thohir dalla tribuna assiste allo spettacolo senza il supporto di Massimo Moratti, che ha incontrato a cena venerdì sera. L’indonesiano sente benissimo i fischi del pubblico e vede con i propri occhi quali sono i limiti di questa Inter. C’è da ricostruire, magari «sfoltendo» gli slavi un po’ troppo lunatici e infiltrando argentini come Banega. Se la società riuscirà ad essere solida sarà più facile farlo, ma il futuro resta un’incognita: dei cinesi del Suning Group non si hanno più notizie e resta la convinzione che per ragioni di bilancio ci sia bisogno di un paio di cessioni eccellenti. Handanovic continua a gettare ombre sul suo futuro, per Icardi gli estimatori non mancano e così per Miranda. L’estate sarà calda o addirittura bollente se Mancini all’ultimo momento dovesse decidere di abbandonare la nave. Al momento non ha offerte e un contratto per un altro anno".
(Fonte: Laura Bandinelli, La Stampa 08/05/16)
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