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Allenatore, giocatori ma non solo. Suning sa benissimo che, il bene dell'Inter passa anche dal manico. Ed è evidente che la nuova proprietà nei prossimi mesi dovrà completare una rivoluzione anche societaria. Al momento l’Inter ha un presidente (Erick Thohir) che vive tra Indonesia e Stati Uniti, mentre il proprietario Zhang Jindong gestisce i suoi business da Nanchino. E - malgrado la presenza quasi fissa a Milano di Zhang jr., molto sveglio e maturo ma pur sempre 25enne - non risulta che dai vertici sia mai arrivato un mandato chiaro a uno dei dirigenti per «ribaltare» la squadra qualora si rendesse necessario. Il management insomma va ancora strutturato con un uomo forte che all’occorrenza metta a zittire i galletti nel pollaio. Nello spogliatoio di Crotone, dopo una simile sconfitta, a fine gara sono entrati tutti i vertici nerazzurri: il vicepresidente Zanetti, il direttore corporate Williamson, il responsabile dell’area tecnica Gardini e il direttore sportivo Ausilio. Zero parole alla squadra, come spesso accade a caldo, ma un confronto con l’allenatore anche per concordare strategia mediatica e provvedimenti: il primo, l’annullamento del riposo di ieri; il secondo il ritiro anticipato pre derby. La società ha insomma parlato con i fatti rinviando qualsiasi confronto con i giocatori al giorno dopo (ma anche ieri ha parlato Pioli) anche se qualcuno si aspettava di essere strigliato subito.
(Gazzetta dello Sport)
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